Cambia lo schema, cambia il «nemico». La virata del M5s che dopo il primo giro di colloqui del presidente della Camera Roberto Fico ha aperto all’ipotesi di un accordo con il Pd per la formazione del governo ha imposto uno stravolgimento della propaganda social.
La base è in fibrillazione: gli attivisti hanno bocciato l’eventuale intesa con il partito di Matteo Renzi. La missione dello staff comunicazione del Movimento punta a preparare l’ambiente per la svolta. Contenere la rivolta del mondo pentastellato e prepararlo al matrimonio con l’odiato Pd. L’obiettivo è rendere la medicina dolce, farla ingoiare senza effetti collaterali. Accompagnare il percorso di normalizzazione, evitando incidenti.
Operazione non semplice: il partito del rottamatore è stato il principale bersaglio della battaglia politica del M5s. Ora quel partito può diventare un alleato di governo. Rocco Casalino, uomo comunicazione del M5s, è già al lavoro con i collaboratori per derenzizzare la propaganda grillina: la macchina social dei Cinque stelle ha bisogno di nuovo nemico. Già individuato in Matteo Salvini, che nel Di Maio pensiero ha la grave colpa di aver rispettato il patto con gli elettori mantenendo fede all’alleanza di centrodestra. L’ordine della scuderia grillina è partito, dopo l’apertura del reggente del Pd Maurizio Martina alla trattativa con il M5s: far dimenticare l’antirenzismo, colpendo Salvini.
La comunicazione social dei Cinque stelle viaggia su un doppio binario: le pagine ufficiali dei gruppi di Camera, Senato, Regioni e Comuni, direttamente gestite da Casalino e il suo staff, e quelle non certificate (W Il M5s, Notizie sul Movimento di Beppe Grillo, Tutti uniti nel M5s), delle quali il guru grillino ne ha sempre negato la paternità ma che concorrono a veicolare i messaggi della battaglia del Movimento
L’ex concorrente del Grande Fratello nei gruppi Whatsapp detta tempi e temi della comunicazione dei Cinque stelle. Il primo compito dello staff comunicazione del M5s sarà quello di ripulire tutte le pagine da messaggi, post e foto contro Renzi. Far sparire dalla propaganda social gli attacchi contro i democratici. Attacchi su cui Di Maio e il suo cerchio magico hanno fondato la battaglia politica: dalle accuse a Maria Elena Boschi per l’affare di Banca Etruria agli insulti contro Renzi per il caso Consip. E per evitare incidenti politici nella delicata fase della trattativa tra Martina e Di Maio, Casalino avrebbe suggerito, sempre attraverso i gruppi Whatsapp, di ammorbidire i toni contro il Pd.
Per appagare la fame di rabbia degli attivisti c’è Salvini, il nuovo «mostro», secondo la strategia di comunicazione social del Movimento, da dare in pasto alla base. Basta scorrere le pagine Facebook che supportano l’attività politica dei grillini per accorgersi che il «nemico» da crocifiggere è ormai il leader della Lega, colpevole di non aver accettato i veti di Di Maio. Nel cambio di passo della propaganda grillina, Casalino avrebbe raccomandato a parlamentari, consiglieri regionali e amministratori locali la strategia per addolcire il messaggio dell’accordo con il Pd: ripetere all’infinito il mantra del contratto di programma. Nessuna alleanza con i dem ma un semplice contratto. Far veicolare il messaggio sui social e nelle manifestazioni pubbliche. In modo che anche una «menzogna» possa apparire una verità inconfutabile.