«Mio padre si è conquistato un posto nei libri di storia, del signor Di Battista non credo che su questi libri troveremo grandi tracce». Interpellata dall’Ansa al termine dell’assemblea Mondadori, Marina Berlusconi risponde ad Alessandro Di Battista, che ha definito l’ex premier il «male assoluto». Sulla battuta di suo padre, che assumerebbe i grillini solo per «pulire i cessi» a Mediaset, è netta e rincara la dose: «Beh, cosa volete si risponda a chi ti dice di non voler nemmeno sedersi a un tavolo con te, dimostrando un assoluto disprezzo della democrazia? O a chi addirittura ti definisce «il male assoluto», come dire Stalin, Hitler, il diavolo?».
«Alza il telefono e parla con Putin o con Merkel»
«Se non fosse drammatico, perché c’è di mezzo il futuro del Paese — prosegue Berlusconi —, sarebbe da prenderla come la ridicola sparata di ragazzi arroganti che non hanno nulla di costruttivo da proporre e quindi devono cercarsi a tutti i costi un nemico. Stiamo parlando di un signore, mio padre, che è uno dei più grandi imprenditori italiani, ha creato dal nulla un gruppo che dà lavoro a 20mila persone, un gruppo che ha pagato dalla sua nascita 10 miliardi di tasse». «Stiamo parlando di un signore — continua la figlia dell’ex premier — che ha innovato nelle imprese e in politica, ha raccolto oltre 200 milioni di voti, ha guidato l’Italia per nove anni realizzando innumerevoli riforme, ha ridato orgoglio a questo Paese trattando da pari a pari con i più grandi leader del mondo. Mio padre alza il telefono e parla con Vladimir Putin o con Angela Merkel, e chi lo offende parla al massimo con un comico o un esperto di computer».