Una sola parola ha accompagnato queste trattative nelle ultime settimane: stallo. Già perché tra giri di consultazioni e veti il governo è ancora in alto mare. Eppure gli elettori che il 4 marzo hanno scelto di esprimere la propria preferenza alle urne un’idea se la sono fatta sul colpevole di questa empasse. Secondo quanto rileva un sondaggio Swg per il Messaggero di fatto per un elettore su tre la colpa dello stallo è del Movimento Cinque Stelle.
Secondo i dati del sondaggio, pubblicato dal sito internet del quotidiano IlGiornale, per il 35 per cento degli elettori a bloccare tutto sono le scelte di Di Maio. Per il 27 per cento lo stallo è dovuto alle posizioni del Cav mentre solo un 12 per cento indica in Salvini il responsabile di questo ritardo per la formazione del governo. Ma il capo politico del Movimento Cinque Stelle deve porre attenzione sul fronte interno. Infatti lo stesso sondaggio Swg rileva come il 18 per cento dell’elettorato grillino cominci a nutrire una vera e propria insofferenza per le mosse di Di Maio.
Tra le ipotesi che sono emerse in questi giorni c’è anche quella di un ritorno alle urne. Il 69 per cento degli elettori chiede però una nuova legge elettorale prima di una nuova tornata alle urne. E la maggioranza degli elettori ha anche le idee chiare su come declinare una nuova legge elettorale: sistema proporzionale a doppio turno con un ballottaggio tra i primi due candidati. Insomma i ritardi sulla formazione di questo nuovo esecutivo potrebbero aprire nuovi scenari all’interno dei partiti con conseguenze non facilmente prevedibili.