Il piccolo continua a chiedere scusa alla mamma, lo fa nel dialetto della sua lingua d’origine, quella tunisina, e si guarda intorno nella camera d’ospedale al sesto piano del Maggiore. È ricoverato qui da ieri sera in pediatria e non immagina che nel pomeriggio si sarebbe potuto fare molto male quando è volato giù dal terzo piano di casa in via di Vincenzi, in Bolognina. Poco distante dal mercato Albani e dalle scuole Federzoni dove la mamma era andata a prendere i due fratelli.
I vicini accorsi sul posto
«È una mamma molto premurosa e attenta — racconta un vicino di casa che è corso in ospedale non appena ha saputo della tragedia —. È andata bene, ho visto com’era ridotta l’auto che lo ha salvato». E non è l’unico ad essere arrivato di corsa con i panni da lavoro ancora indosso: «Siamo arrivati subito dopo l’incidente — spiega una famiglia di amici, anche loro tunisini — pensavamo di aver perso per sempre il piccolo, ma un qualcuno lassù lo deve aver assistito».