PALERMO, 17 MAR – “Ho fatto riferimento al patto tra galantuomini perché la mia nomina ad assessore è stata ponderata da Berlusconi, Ghedini e Musumeci”. Lo afferma Vittorio Sgarbi, assessore regionale dei beni culturali in Sicilia. “Nella situazione in essere al momento, e con me candidato presidente, sarebbe stata la differenza per far perdere Musumeci e consegnare la Regione ai 5 Stelle. Se ne desume – sottolinea – che Musumeci, nel patto tra galantuomini, deve la sua vittoria alla mia scelta. Si può anche dimenticare, ma è un dato di fatto”. “Il mio assessorato – aggiunge – non è una sua scelta, ma un accordo politico che va rescisso con la volontà delle due parti”. “Non avrò da pretendere che il presidente debba nominare un assessore indicato da me, – presisa favorendo un’altra componente. Sono certo che sarà un siciliano e sarà di una parte politica. Per quello che mi riguarda, per il mio rispetto degli accordi e delle garanzie, l’assessore non potrà che essere di Forza Italia. Ogni altra scelta sarebbe un arbitrio”.