L’amministrazione comunale di Pomezia, la stessa che Grillo aveva più volte citato come un esempio positivo, è caduta costringendo alla resa politica, almeno per ora, anche il sindaco Fabio Fucci. Un consiglio comunale fiume, durante il quale i consiglieri comunali grillini hanno prima approvato il bilancio previsionale, per poi dimettersi in massa dall’assise. A rendere nota la decisione è stato il capogruppo consiliare Dario Vitiello. Il primo caso di sfiducia collettiva del MoVimento “contro” un sindaco sostenuto da una stessa maggioranza pentastellata. Un “trattamento” che non era stato riservato neanche a Federico Pizzarotti, rimasto in sella nella città di Parma da indipendente.
“Si tratta di un gesto irresponsabile da parte dei consiglieri di maggioranza del MoVimento 5 Stelle – ha commentato Fucci -. Chiudere anticipatamente un’esperienza di governo che si è dimostrata virtuosa significa mettere le beghe di partito davanti alla crescita di Pomezia e al benessere dei cittadini. Avevamo un accordo chiaro e trasparente con i consiglieri di maggioranza: portare a termini i punti condivisi del programma elettorale e chiudere naturalmente l’amministrazione a maggio, tutelando i risultati raggiunti in questi anni e garantendo una gestione amministrativa senza interruzioni, per evitare il rischio di tenere fermo il Comune fino a maggio…”.