Finisce l’era di Meridiana, si apre quella di Air Italy. La seconda compagnia aerea del nostro Paese cambia nome, livrea e trasferisce il suo cuore operativo da Olbia, in Sardegna, a Malpensa. Dopo mesi di attesa seguiti all’accordo che ha dato vita a una holding per il 49% di proprietà di Qatar Airways, è stato lo stesso ad del vettore qatariota Akbar Al Baker a presentare ufficialmente il nuovo marchio della società sarda. «Vogliamo diventare il brand numero uno in Italia — sostiene Al Baker — e abbiamo le risorse per farlo. Vedrete che la stella dei cieli italiani saremo noi».
Come riportato dal sito internet del Corriere della Sera, gli investimenti di Qatar Airways — di cui non viene rivelata la cifra — sono evidenti. «Nei prossimi cinque anni Air Italy avrà una flotta di 50 velivoli, 20 Boeing 737 Max 8 per i collegamenti di breve e medio raggio, 30 Boeing 787 Dreamliner per i voli intercontinentali», spiega Al Baker. Che al Corrierespiega che «nulla viene dato gratuitamente e quindi anche questi velivoli saranno ceduti in leasing a prezzi di mercato fino a quando Air Italy non sarà in grado da sola di comprarsi gli aerei». Per ora sul lungo raggio si parte con 5 Airbus A330 che saranno ceduti da subito ad Air Italy. «L’obiettivo è di raggiungere, a pieno regime, i dieci milioni di passeggeri entro il 2022», aggiunge il presidente di Meridiana, Francesco Violante. «Viaggiatori che voleranno su velivoli nuovi, efficienti, con tutti i comfort: è la qualità di Qatar Airways calata nella realtà italiana», prosegue l’ad del vettore qatariota. Non solo. Perché il numero uno di Qatar Airways — in un cambio dell’ultimo minuto, sostiene più di una fonte — dichiara che «il 20% dei profitti netti di Air Italy sarà distribuito tra i dipendenti».