Un aereo di linea è precipitato sei minuti dopo il decollo, alla periferia di Mosca: nessun sopravvissuto tra le 71 persone a bordo (65 passeggeri e 6 membri dell’equipaggio); tra loro, un bambino e due adolescenti. Per identificare i cadaveri sarà necessario «svolgere i test del dna prelevando materiale genetico dai parenti», affermano le autorità locali: almeno 4 le vittime straniere, tra cui un cittadino svizzero, tutte le altre sono abitanti della regione di Orenburg.
L’Antonov AN-148 della compagnia Saratov, come riportato da Corriere.it, si è schiantato poco dopo la partenza dall’aeroporto Domodedovo, vicino la capitale russa; era diretto a Orsk, negli Urali. Il Ministero dei Traporti russo smentisce la circostanza, trapelata inizialmente da fonti investigative, che il pilota – prima di scomparire improvvisamente dai radar – abbia segnalato alla torre di controllo dei malfunzionamenti del velivolo, chiedendo l’autorizzazione all’atterraggio d’emergenza. L’impatto col suolo è avvenuto a circa 40 km dalla pista di decollo, nel distretto di Ramensky, dove sono stati trovati pezzi di corpi e della carlinga. Alcuni testimoni hanno anche visto l’aereo preso fuoco in volo, prima di precipitare.