Il tribunale di sorveglianza di Roma ha respinto la richiesta di sospensione della pena presentata dai legali dell’ex senatore Marcello Dell’Utri che sta scontando una condanna a 7 anni per concorso in associazione mafiosa. I legali avevano motivato la richiesta sulla base delle cattive condizioni di salute del detenuto. Alla richiesta di sospensione pena si è opposto il pg, Pietro Giordano che, sulla scorta di quanto accertato dai periti del tribunale, ha sostenuto che, nonostante la sua patologia, Dell’Utri potesse restare in cella. L’ex senatore, affetto da patologie cardiache e oncologiche, è detenuto a Rebibbia. Una presa di posizione, quella del pg, che era andata contro il parere degli stessi consulenti della Procura generale che si erano espressi per la incompatibilità tra le condizioni cliniche e lo stato detentivo. Dell’Utri, dopo la decisione del Tribunale di sorveglianza che ha rigettato la richiesta di scarcerazione per motivi di salute, annuncia (come riportato da Ansa), tramite i suoi legali, lo sciopero della fame e delle cure.