“Se è candidabile, sono pronto a sfidare Berlusconi nelle urne”

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“Sarei contento che Berlusconi potesse candidarsi perché vorrei proporgli di candidarsi contro di me, visto che leggo che c’è l’accordo segreto o chissà cosa. Vorrei che i cittadini vedessero candidarsi me contro Berlusconi”. Lo dice il segretario del Pd Matteo Renzi a Porta a Porta.

Matteo Renzi con Silvio Berlusconi sullo sfondo

Matteo Renzi con Silvio Berlusconi sullo sfondo

“Chi conosce questa legge elettorale sappia che, numeri alla mano, il Pd sarà il baricentro della prossima legislatura. Perché la sommatoria dei collegi e del proporzionale ci darà un ruolo fondamentale”. “Non sono ottimista” sull’unità di tutto il centrosinistra ma “abbiamo tempo: Mdp e la sinistra di Fratoianni hanno scelto di fare un’assemblea il 3 dicembre. Ho dato l’incarico a una personalità autorevole come Piero Fassino di provare a rimettere insieme i cocci. Ma le nozze si fanno in due, poi tocca a loro”, sottolinea. Alla domanda se sia disposto ad aprire alla reintroduzione dell’articolo 18, risponde Renzi: “No, lo abbiamo detto da sempre”.

“E’ Di Maio che aveva chiesto l’incontro televisivo con. Ha fatto un po’ il ganassa. Se Di Maio scappa, i cittadini lo giudicheranno. Dove si candiderà, a Pomigliano D’Arco dove ha preso 59 preferenze l’altra volta? Ovunque Di Maio, che è il capo del M5s, deciderà di candidarsi metteremo un giovane o una giovane ricercatrice, una scienziata o uno scienziato. Una persona del sud, con laurea e master, per spiegare che siamo dalla parte della scienza e non dalla parte delle bufale, i no vax, il passato degli apprendisti stregoni”. “Sto dalla parte del presidente del Consiglio, come ovvio che sia. Credo abbia fatto una proposta per raggiungere l’accordo” sulle pensioni, afferma il segretario del Pd. “La Camusso rappresenta la Cgil, non Mdp. Penso che sia ingiusto per la Cgil dire il contrario”, aggiunge. “Superticket? Lo chiede Campo progressista. Fossi da solo non lo farei ma per accordo sono pronto a farmi carico di alcune delle richieste degli altri. Poi sarà il governo a decidere, ma io darò una mano volentieri se serve ai cittadini”. Lo dice il segretario del Pd parlando delle richieste dei potenziali alleati della coalizione. “Così quando da Ap chiedono di rimettere il bonus bebè giustamente, io son più d’accordo nel rimettere il bonus bebè che non nel tenerlo fuori”, aggiunge.