di Michela Bottino, candidata all’Ars
“Ho deciso di candidarmi perché credo che la nostra Terra #diventeràbellissima ed io non voglio perdermi lo spettacolo. Voglio essere la voce di chi si rivede in una politica attiva e concreta, veloce ed efficace, senza sprechi e alacre, nello stile di Nello Musumeci. È amore per la mia Terra, è caparbia volontà di desiderare un futuro libero per i nostri figli e per i nostri nipoti, per la nostra generazione le speranze sono più vaghe perché questa finta classe dirigente ha depauperato il patrimonio umano, culturale e naturale della nostra isola barattando, per un miserabile tornaconto personale, un patrimonio inestimabile e potenzialmente brillante. La mia campagna elettorale sarà sobria, non affitterò locali per il comitato elettorale, sarò presente a quello cittadino di #diventeràbellissima in via Marchese Ugo a Palermo, mi troverete nelle apposite pagine social dedicate alla mia candidatura. Non mi caricherò di debiti per stampare gigantografie con cui tappezzare le città, per organizzare cene ed affittare teatri dove convogliare pullman di gente, non pagherò bodyguard, né segretarie. Perché questo è un modello di campagna elettorale che non mi appartiene né nei toni né nello stile. Avrete i miei fac-simile per agevolare la scelta della preferenza in cabina elettorale, per evitare errori e perdere anche un solo voto di quelli che riusciremo a conquistare raccontando semplicemente chi sono e come mi muovo nel mondo della politica, raccontando, a chi non mi conosce, le mie scelte di legalità, di solidarietà e di rappresentanza politica e sindacale vissuta sempre come SERVIZIO, mai come servitù a potentati”.
“Gli amici che sostengono la candidatura e fanno squadra con me saranno la voce di questi fatti e li ringrazio da adesso per il tempo e l’entusiasmo che mi dedicheranno liberamente. Sono stata e sarò sempre una di voi, una madre di famiglia e che, negli anni di Servizio Sociale, quale Assistente Sociale, ha potuto constatare le sofferenze ed il pudore di chi doveva chiedere il sostegno agli enti locali o alla Caritas, per sfamare la famiglia, per driblare gli stenti. Non mi sembra giusto quindi sprecare danaro e proporre un’immagine sfarzosa ed irrispettosa dei tempi che stiamo vivendo, tutti. Chiedo il voto di chi, stanco delle solite facce, dei soliti proclami, dei soliti comizi e delle solite strette di mano, destinate a scemare il 6 novembre, vuole darmi la fiducia per quella che sono: una persona attenta e sensibile alle istanze della base capace di rappresentare le stesse all’apparato burocratico e normativo, per risolvere ed incardinare progetti e proposte di legge e di mozioni condivisi. Chiedo il voto a chi crede nelle mie capacità e nelle mie competenze. Chiedo il voto di chi crede nella etica e nella morale, di chi crede che non avere un prezzo sia un valore e non una diminutio nella trattativa per i diritti sociali che la Politica permette di negoziare, di chi apprezza uno sguardo fiero e la schiena dritta, di chi come me ha un unico prezzo: lo sguardo di mia figlia! Chiedo il voto di chi crede nella mia onestà morale ed intellettuale, nella mia lealtà e nella mia alacrità. Chiedo il voto di chi vuole condividere, con me e tramite me il progetto del mio Presidente, di Nello Musumeci!”
“Non è la prima volta che mi candido: l’ho fatto candidandomi con successo nel Consiglio dell’Ordine Regionale degli Assistenti Sociali, l’ho fatto per tanti anni nel sindacato di categoria degli esattoriali dove ho rivestito tutti i gradi da quello più importante della rappresentanza aziendale di base a quello più alto nell’esecutivo nazionale. È, però, la prima volta che mi candido in una tornata elettorale politica. Non nascondo l’emozione e la speranza di riuscire a portare un contributo al progetto di una terra che se ci crediamo, ed io ci credo, #diventeràbellissima!”