Paternò, immigrati. Parla Mangano e i cittadini: “Portali a casa tua”

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L'ex sindaco di Paternò Mauro Mangano.

L’ex sindaco di Paternò Mauro Mangano.

E’ l’argomento di questi giorni a Paternò. Immigrati si, immigrati no. Il sindaco di Paternò Nino Naso si è posto in modo totalmente contrario: “Non siamo razzisti, non c’entra nulla. E’ un fatto di sicurezza della nostra città e dei nostri cittadini, non possiamo permetterci di accogliere immigrati clandestini. Specie se risiedenti in una struttura che si trova di fronte una scuola materna”. Apriti cielo, i detrattori del primo cittadino alzano il tiro. Fino alle parole che aprono un varco ulteriore nella politica della città. A rilasciare una dichiarazione, attraverso un lungo comunicato stampa diramato ai giornali della città di Paternò, è stato niente meno che l’ex sindaco Mauro Mangano, rimasto in religioso silenzio fin dal 12 giugno scorso, data in cui è stata proclamata la vittoria definitiva del suo successore, ovvero Nino Naso, a cui Mangano si rivolge senza mai citarlo: qualcuno ha dichiarato “che sarei stato io a dare il mio assenso alla prefettura per l’accoglienza dei migranti – esordisce Mangano – Da Sindaco, quando la prefettura mi ha convocato, insieme a tutti i sindaci della provincia, per comunicarmi che avevano l’intenzione di fare ospitare a Paternò più di 200 migranti, ho spiegato al Prefetto che non esistevano, nella nostra città, luoghi adeguati, e tantomeno c’erano le condizioni sociali per sostenere queste quantità di immigrati – ha precisato, continuando – ho aggiunto che a Paternò la crisi economica ha generato una spaventosa emergenza abitativa, con famiglie e singoli cittadini che vivono in macchina o in condizioni disperate in immobili abbandonati o in sistemazioni di fortuna”, “(…) Pertanto ho chiesto al Prefetto che qualora la prefettura avesse organizzato dei luoghi per l’accoglienza dei migranti, curasse di destinare una possibilità di alloggio anche ai paternesi privi di un tetto, nella semplice consapevolezza che il bisogno e la povertà non hanno razza e colore, e la solidarietà non può essere a compartimenti stagni. Questa è stata, e sarebbe tutt’ora, la mia posizione da sindaco”. Ed infine: “Potremmo essere il modello positivo di una solidarietà senza barriere, mostrare la parte migliore di noi ed essere esempio per molti altri. Mi auguro che riusciamo a dimostrare ancora una volta che Paternò è una città solidale”.

191022142-00ced5f1-80ab-4efd-be9f-45dad34edfc4PATERNESI INDIGNATIAlla pubblicazione di tali parole, sui social è corrisposta una levata di scudi di centinaia di paternesi indignati per le parole dell’ex primo cittadino. Ne riportiamo di seguito alcuni più rappresentativi: “Perchè non cercate di mandare via tutti i stranieri che sono a Paternò e date ossigeno ai paternesi che da anni senza lavoro, perchè a loro posto lavorano gli stranieri, che ca**o pensate per i migranti, pensate per i paternesi ridotti alla fame. Certo tanti di voi lavorate marito e moglie e ogni mese impiegati stipendio sicuro e quindi che ca**o ne potete capire se tante famiglie non hanno da mangiare. Appoggiate i piedi per terra prima di parlare di immigrati” scrive Vincenzo Parisi. Parla anche Francesca Anicito: “La solidarietà bisogna averla prima per i paternesi che abbiamo tanto bisogno e poi per gli altri e proprio lei non può parlare di tutto ciò perché lei per primo non c’è l’ha mai avuta”. Sara Arcidiacono: “Ma che vergogna è che faccia tosta avete distrutto il paese vi dovete vergognare”. Salvo Russo: “Non ha senso aiutare gli immigrati quando ci sono molti paternesi che non possono nemmeno mangiare”. Antonella Distefano: “signor Mangano perche’ non se li porta a casa sua queste persone visto che ha tanta solidarietà io non sono razzista Dio me ne liberi ma sono disperata che mio marito sono otto anni che non trova un giorno di lavoro, lei non lo sa cosa vuol dire questo e come la mia situazione Paternò è piena! E lei in cinque anni non ha mosso un dito per niente adesso stia zitto e lasci fare a chi è più capace di lei! Ora Paternò ha un sindaco visto che per cinque anni è stato senza!”. Alfina Cordaro: “Questi che parlano di solidarietà se li portano a casa propria a sue spese e una vergogna questi diamo pure 35€ al giorno più telefono e più la gente ignorante gli da soldi agli incroci e nei supermercati poverini sono propio scheletrici dalla fame , mica sono muscoli giovani e pure con la panza perché non fanno niente”. Carmela D’Amore: “Perciò prima no e ora ti fa sentiri”, e tanti altri interventi di altrettanti cittadini paternesi sui social.