Sicilia, Renzi odora la sconfitta

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Matteo Renzi, segretario del Pd

Fabrizio Micari chiede alla coalizione che dovrebbe sostenerlo di fare presto. “Siamo dinanzi ad un passaggio importante in questo progetto politico innovativo che richiede un unità di decisione e velocità, due elementi essenziali per giungere ad un risultato. Speriamo che la coalizione riesca ad arrivare a giungere ad una convergenza. – auspica Micari – In caso contrario il pericolo di sfaldamento sarebbe molto brutto per il futuro di questa terra. La mia candidatura è un esperimento innovativo. A chi critica che non sarei conosciuto al di fuori di Palermo rispondo che parla il mio curriculum e che ci sono in ogni caso due mesi di campagna elettorale per farsi conoscere. Ho il desiderio di incontrare tanti cittadini in lungo e largo per la Sicilia per trasmettere un sentimento di entusiasmo che possa essere trascinante”.

I segnali però non sono proprio quelli che Micari si attendeva. Il segretario Dem sembra sfilarsi. “Nessuno può sapere come andrà a finire in Sicilia. Può succedere tutto. Ma io ne resto fuori: mi hanno accusato di personalizzare il referendum, figuriamoci se personalizzo le Regionali siciliane…”.

Lo afferma, in un colloquio con la Stampa, il segretario del Pd, Matteo Renzi, che aggiunge: “Mi hanno chiesto un candidato civico, una coalizione larga, ho preso il modello Palermo. Poi, come andrà, nessuno oggi può saperlo”.