“Sono soddisfatto dall’incontro di oggi. A questo punto l’accordo con Alfano lo vedo più vicino. Il presidente Berlusconi mi ha molto confortato, perché mi ha detto che vuole davvero vincere in Sicilia e mi ha chiesto di andare avanti nella creazione di una coalizione la più larga possibile. E mi ha chiesto di fare tutto quel che serve per trovare un’intesa con i nostri alleati”. Lo dice all’Adnkronos, ripreso dal sito internet di Repubblica, Gianfranco Miccichè al termine del vertice ad Arcore con Silvio Berlusconi e Niccolò Ghedini, dedicato al nodo dell’alleanza in Sicilia. Il rebus delle elezioni a palazzo D’Orleans, dunque, ancora non è stato sciolto, ma l’ex ministro, plenipotenziario azzurro nell’isola è convinto che dopo l’incontro di oggi con il Cavaliere l’intesa tra Alternativa popolare e il centrodestra in Sicilia sia a portata di mano.
“Ho trovato il presidente Berlusconi in forma strepitosa”, assicura Miccichè, che spiega: “Mi ha chiesto di andare avanti” per la ricerca di un accordo ampio nell’ambito del centrodestra. Ad accompagnare il commissario Fi in Sicilia, il professor Gaetano Armao, docente di diritto amministrativo all’Università degli studi di Palermo ed ex assessore di Raffaele Lombardo, indicato dagli ultimi rumors come possibile candidato di Fi alla presidenza della Regione, al posto di Nello Musumeci. Miccichè, pur confermando il gradimento suo e del Cav su Armao, smentisce la sua discesa in campo al posto dell’ex presidente della Provincia di Catania: “Al presidente Berlusconi piace Armao, ma io stesso gli ho detto che prima dei nomi, ora bisogna prima pensare di chiudere l’accordo con gli alleati. Non c’è dubbio, però, che il metodo usato da Musumeci fino ad oggi non gli porta nessuna positività e beneficio. Comunque, ho spiegato a Berlusconi che non avrei nessun problema a candidare Musumeci”.
Silvio Berlusconi scende quindi in campo per sciogliere il nodo Sicilia. Il Cavaliere vuole una coalizione più ampia possibile e vuol tenersi dentro Area popolare. L’ex premier ha pranzato oggi, ad Arcore, con Gianfranco Miccichè plenipotenziario forzista nell’Isola, alla presenza di Niccolò Ghedini, e, riferiscono fonti azzurre all’Adnkronos, avrebbe sentito al telefono sia Angelino Alfano che Giorgia Meloni per sondare il terreno e provare a ricompattare il centrodestra in vista delle elezioni del 5 novembre. Berlusconi è convinto che il centrodestra unito, da Fdi ad Ap, possa dare filo da torcere ai grillini, ma la candidatura di Nello Musumeci, sostenuto dalla Meloni e la Lega non piace a tutti. Da qui, raccontano, avrebbe deciso di commissionare alla fidata Alessandra Ghisleri dei sondaggi ad hoc sullo stesso Musumeci e altri papabili alla presidenza della Regione, a cominciare dal professor Gaetano Armao, che ha accompagnato Miccichè al summit di Villa San Martino.
Alfano è ottimista, ma è gelo in casa Alternativa popolare. Alfano definisce “cordiale” la telefonata con Berlusconi, ma su alleanza larghe è chiaro: “Mai con Salvini”. Gli alfaniani sembrano sempre più vicini ad un accordo con il Pd che darebbe molte più garanzie in chiave nazionale. Casini d’altronde ha già scelto: “Noi andremo con il centrosinistra e spero lo stesso faccia Alfano“. Il Pd ieri ha provato a chiudere un accordo con Alfano, che ha incontrato a Roma Graziano Delrio e Maurizio Martina. La scelta finale adesso spetta al ministro degli Esteri.