Angelino Alfano conferma, come scrive LiveSicilia, il riavvicinamento a Forza Italia partendo dalle Regionali. “La Sicilia è il luogo dove si può dimostrare che insieme si può vincere”, e “si può vincere contemporaneamente contro Renzi e contro Grillo a differenza di quanto accaduto in Liguria. Ovvero a prescindere da Salvini”. Così il ministro degli Esteri, in un colloquio col quotidiano Il Tempo sulle prospettive del centrodestra.
“A Genova”, prosegue, “Berlusconi ha dovuto dividere il successo con Salvini, anzi quasi con la prevalenza di quest’ultimo. Se vincessimo in Sicilia, invece, il leader di Forza Italia potrebbe dire che il successo è interamente suo, non della Lega”.
Alfano parla del “corteggiamento” alla sua Alternativa popolare in Sicilia. “Attualmente io sono corteggiatissimo come non mai dalla sinistra in Sicilia perché il Pd è disperato – afferma – dopo che il presidente del Senato Grasso ha rifiutato la candidatura. Così hanno proposto a me e ai miei uomini di scendere in campo”.
La prospettiva è quella di una “distensione” nazionale che guardi alle prossime Politiche: “Ho proposto a Miccichè – dice Alfano – di dare la presidenza a noi, così potremo contare di più. In alternativa, se Forza Italia vuole vincere con un proprio candidato governatore che avrebbe bisogno dei nostri voti, deve darci la garanzia che a livello nazionale ci sia tolta la ‘fatwa’”. Un tema di cui Alfano potrà parlare a breve con Nicolò Ghedini e Gianni Letta in un incontro romano già calendarizzato.
Miccichè, come anticipato da Livesicilia, ha già proposto ad Alfano la candidatura di Musumeci, sostenuto da Giorgia Meloni e apprezzato da pezzi di Forza Italia. Ora, sulla scena irrompe la candidatura di Roberto Lagalla, di certo gradita ai cuffariani, che con Alfano potrebbero lavorare a una grande lista centrista. Intanto, a sinistra, il Pd rinvia a lunedì il confronto interno, nello stesso giorno in cui Leoluca Orlando tirerà le somme sul programma. Ma ancora di candidati, Crocetta escluso, non si parla.