Ancora un piccolo sforzo, qualche ora in più di ripasso e poi il grosso sarà fatto. Per i maturandi, dopo il faticoso doppio appuntamento con lo scritto d’italiano e la prova d’indirizzo, arriva il cosiddetto ‘quizzone’. Skuola.net ha voluto, attraverso una web survey che ha coinvolto circa 1000 maturandi, verificare proprio come vivranno i ragazzi la vigilia della terza prova: il 40% cercherà di ritagliare un po’ di spazio per il relax, il 7%, invece, darà la priorità al riposo e proverà a non pensare troppo agli esami. Ma la maggior parte, il 53% degli intervistati, starà su libri e appunti per la maggior parte del tempo Perché, come detto, la terza prova è come una roulette: difficile prevedere quali saranno le materie e i quesiti proposti. Anche se la maggior parte dei docenti ha cercato di aiutare i propri studenti: il 21% dei maturandi già sa le materie su cui si dovranno cimentare e addirittura alcune domande tra quelle elaborate dalla commissione, il 17% invece è riuscito a sapere solo le materie, mentre un altro 20% ha avuto qualche indiscrezione (non così dettagliata) dai commissari interni durante l’anno.
Il 42%, al contrario, non ha avuto questa fortuna e i propri professori hanno tenuto la bocca cucita non rivelando neanche il minimo indizio. Anche se, il clima respirato durante le prime due prove scritte, lascia ben sperare i ragazzi che se proprio non sapranno rispondere ai quesiti probabilmente riusciranno almeno a copiare: il 64% ha detto che la commissione ha controllato ma senza particolare accanimento (con un po’ di attenzione si poteva copiare) e l’8% addirittura che la commissione non ha proprio controllato, lasciando copiare piuttosto facilmente. Solo il 28% si è trovato di fronte commissari inflessibili e scrupolosi nel frenare qualsiasi velleità dei copioni. Ansa