Il segretario politico del Partito Democratico di Paternò, Filippo Sambataro, si è autosospeso dalle sue funzioni di segretario fino alla data del prossimo 26 giugno, cioè 24 ore dopo la data in cui si celebreranno i ballottaggi in occasione delle elezioni Amministrative. Lo si apprende da una comunicazione pubblica diramata sui social dal segretario democratico provinciale di Catania, Enzo Napoli, ripresa dallo stesso Sambataro: “Comunico l’autosospensione da ogni attività fino al 26 giugno, data di conclusione della campagna elettorale per le elezioni Amministrative, al fine di garantire un sereno svolgimento della stessa e un percorso di complessivo rilancio del partito locale. Preciso altresì – precisa Sambataro – che sin dalla comunicazione alla stampa della decisione del circolo di non apparentare il simbolo con nessun candidato a sindaco mi sono opportunamente astenuto da ogni azione o dichiarazione pubblica nel superiore interesse dell’unità del partito”. Sambataro non ha risparmiato neanche un’ulteriore critica pubblica all’indirizzo del capogruppo del Pd uscente in Consiglio Comunale a Paternò, Nino Calabrò, che con lo stesso Sambataro nei giorni scorsi ha ingaggiato sui giornali una polemica aspra circa la cessione del simbolo del Pd al sindaco Mangano Mangano, eletto sotto le effige del Pd nel 2012 e costretto a ricandidarsi senza simbolo di partito e imbastendo una lista civica di chiara ispirazione democratica dal nome “Democratici per Paternò”. Ha dichiarato Sambataro: “Continuano le insopportabili provocazioni di alcuni iscritti come il sig. Calabrò, che alla data odierna (ieri per chi legge, ndr) continua ad esporre lo striscione con il simbolo del partito vicino al suo cognome, ingenerando volutamente confusione negli iscritti e negli elettori”.
Il segretario provinciale del Pd catanese, Enzo Napoli, in un comunicato stampa ha altresì precisato: “In merito alle polemiche sollevate strumentalmente da taluni, circa la mancata presentazione di una lista col simbolo del Partito Democratico a Paternò ed in altri comuni, ricordo che tale scelta è stata analogamente concordata con gli organismi dirigenti locali, in tutte le occasioni in cui sono emerse divisioni e contrapposizioni significative sulle candidature alla carica di Sindaco. Continuo a ritenere tale scelta quella che meglio rappresenta il ruolo super partes e di garanzia, per tutte le aree interne al Partito, che il Segretario provinciale è chiamato a svolgere, nel tentativo di ricomporre con minor difficoltà, subito dopo le elezioni amministrative, le divisioni che non hanno consentito di pervenire a candidature unitarie e condivise. In coerenza con tale orientamento, a seguito dell’autospensione del Segretario del Circolo PD di Paternò, dott. Filippo Sambataro, ho incaricato formalmente il responsabile Provinciale dell’Organizzazione, Francesco Laudani, di affiancare, come Unione Provinciale, ogni ulteriore passaggio politico ed organizzativo di quel Circolo e procedere, subito dopo lo svolgimento delle elezioni amministrative, alla convocazione degli iscritti per valutare quale percorso sia il più adatto per la riorganizzazione del PD di quella realtà, garantendo il più ampio coinvolgimento ed il massimo di unità possibile. Pur comprendendo, infine, che tale modus operandi risulti non facilmente comprensibile a chi vive il proprio impegno politico nella logica delle parzialità correntizie, non intendo alimentare polemiche sterili, soprattutto nel pieno della campagna elettorale per le Amministrative ed in vista di ulteriori, ancor più importanti, appuntamenti”.