Paternò. L’intervista del Corriere della Sera al senatore Torrisi

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CATANIA 08/09/2010 : Salvo Torrisi

Salvatore Torrisi, senatore di Area Popolare

Presidente Salvatore Torrisi, lei per chi ha votato?
«Io? Per il collega Pagliari… Come da accordi di maggioranza».

Ma il Pd ora vi sta dando la croce addosso: accusano voi di Ap di aver creato un «vulnus».
«I numeri parlano chiaro, alla maggioranza sono mancati forse sei voti. Non i nostri, comunque».

Lei ora è presidente con i voti delle opposizioni.
«Io sono presidente della commissione. Se il Pd mi avesse candidato ufficialmente, avrei preso anche 24-25 voti su 30. Invece qualcuno si è impuntato…».

Chi si è imputato? Matteo Renzi?
Non risponde. Ma indica in alto il soffitto della sala riservata ai senatori per la lettura dei giornali.
E ora che anche il suo segretario glielo chiede, che fa, si dimette?
«Ai colleghi senatori del Pd ho già detto come la penso: trovate una soluzione condivisa e io cedo il passo. E lo faccio anche volentieri perché questa situazione, che non ho cercato, mi sta infastidendo non poco».

E se Renzi apre veramente la crisi di governo?
«Se si apre la crisi per un voto legittimo del Parlamento il Paese si mette a ridere».

Nella sua commissione ci sarà il passaggio decisivo della nuova legge elettorale.
«Andare a votare con due sistemi diversi ci porterà al “Carnevale della democrazia”. Bisogna ascoltare le indicazioni del presidente Mattarella sull’armonizzazione dei due sistemi elettorali».

Lei è proporzionalista?
«Sono un uomo di equilibrio. Vi dice niente il fatto che ben due leggi maggioritarie siano state bocciate dalla Corte?».

Il suo leader, Alfano, è preoccupato. Lo rassicuri.
«Non dovrebbe avere motivi di preoccupazione. Tutti mi hanno riconosciuto che in questi 4 mesi sono stato un presidente di garanzia». Dino Martirano per Corriere della Sera