Wikileaks ha diffuso migliaia di documenti riservati della Cia su un programma di hackeraggio, attraverso un arsenale di malware e di cyber-armi. Con tali strumenti la Cia sarebbe in grado di controllare i telefoni di aziende americane ed europee, come l’iPhone della Apple, gli Android di Google e Microsoft, e persino i televisori Samsung, utilizzandoli come microfoni segreti.
Attacchi «illegali» che hanno messo a rischio molti top manager dell’industria, membri del Congresso, il governo americano e persino l’account Twitter di Donald Trump. Nessuna risposta al momento dall’agenzia di intelligence: « Non commentiamo l’autenticità e il contenuto» dei documenti, ha detto un portavoce della Cia. Corriere