Sette bocciati su dieci. Maestre e maestri che al concorso nazionale non hanno passato l’esame scritto e quindi non affronteranno la prova orale. Con il risultato che un posto su 5 nella scuola primaria rimarrà senza insegnante. Sono i dati di Tuttoscuola che ha elaborato i risultati del concorsone sulla base delle graduatorie pubblicate dai singoli uffici scolastici regionali. La correzione degli scritti è ancora in corso per 4 regioni (Sicilia, Sardegna, Toscana ed Emilia Romagna), ma per le altre regioni la prima parte dell’esame ha letteralmente decimato migliaia di iscritti. i candidati erano 37.838: solo 11.102 sono stati ammessi alla prova orale. A questo si aggiunge il paradosso che molti dei candidati bocciati al momento sono supplenti in quelle scuole primarie che l’esito del concorso ha loro precluso.
I casi nelle regioni: 91% di bocciati agli scritti nelle Marche
Sui 37.838 candidati nelle 14 regioni esaminate, ne risultano già esclusi 26.736 (il 71% appunto). Abruzzo, Lombardia e Liguria le regioni, a concorso concluso (con scritti corretti e orali terminati), con la percentuale più alta di ammessi: 83,4%; 75,2%; 69,2%. Ma anche altre regioni, dove gli orali sono ancora in corso, rischiano di avere percentuali altissime di bocciati. Nelle Marche ad esempio, su 1190 candidati, solo in 107 sono stati ammessi agli orali: il 91% è stato bocciato. Nel Lazio, stanno facendo gli orali solo in 954 contro i 4.605 candidati agli scritti (79,3% di bocciati). E su 698 esaminandi in Umbria, solo in 153 sono arrivati alla fase orale. Corriere