Paternò, la scesa in campo di Lombardo: “Il sindaco Mangano non ha colpe”

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Questa mattina in biblioteca comunale a Paternò

Questa mattina in biblioteca comunale a Paternò

Molti curiosi questa mattina si sono riversati in biblioteca comunale in occasione dell’ufficializzazione della candidatura a sindaco dell’ex deputato regionale e nazionale della Democrazia Cristiana, Nino Lombardo, oggi novantenne ma ancora perfettamente in grado di sostenere il confronto con il pubblico. La sua è una proposta quasi fantapolitica, ma in cui crede fermamente: “Serve un’Amministrazione composta da tutti i candidati sindaci a questa tornata elettorale e da tutti i consiglieri comunali eletti in maggioranza e all’opposizione”, ed il riferimento al passato d’oro: “Serve un nuovo compromesso storico per questa città”. Nessun cenno al programma elettorale, riservandosi di farlo in futuro, indicando solo i punti su cui intende dire la sua: “Piano Regolatore e cultura, su cui abbiamo fatto un lavoro eccezionale con il Cenacolo della Cultura”. Un passaggio sulla squadra dei suoi assessori designati, che non ci saranno “perchè l’idea è quella di portare in Amministrazione tutti i candidati sindaci”. Su Mauro Mangano: “Non ha lui le colpe. La colpa è di una congiuntura economica e finanziaria nazionale ed internazionale”, poi la precisazione: “La situazione sarebbe stata un tantino diversa se gli amministratori avessero agito diversamente”.

LA PESANTE ACCUSA A MAURO MANGANO – Ha provocato un sussulto in sala Lombardo, quando ha parlato di privatizzazione dei cimiteri, tema che oggi è di grande attualità politica nella città: “Mauro Mangano è una persona che stimo profondamente dal punto di vista personale e culturale – ha dichiarato Lombardo – ma vi spiego io perchè va avanti a testa bassa sui cimiteri. Il sindaco Mangano è chiaramente interessato a questa operazione” lasciando intendere ad un clamoroso accordo tacito tra attuale sindaco e privati ad oggi interessati ad acquisire il controllo dei due cimiteri paternesi. Qualcuno in sala ha ipotizzato che vi siano chiari margini di diffamazione ai danni dello stesso Mauro Mangano, fatto apparire come detentore di interessi personali non meglio specificati, tratti dalla eventuale privatizzazione (che ha ottenuto la bocciatura dell’Ufficio Comunale ai Lavori Pubblici e del presidente della Commissione Consiliare al ramo). Infine un passaggio personale: “Smettetela di chiedere costantemente la mia carta di identità. A 90 anni sono ancora pienamente lucido e desidero ancora contribuire attivamente”.