Juventus-Bologna 3-0 Higuain-Dybala, è “fiesta argentina”

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Higuain di testa segna il 3-0 dopo aver portato in vantaggio la Juventus (Getty)

Il tango argentino della Juventus scalda il fortino gelato e regala alla capolista una ripartenza felice nel giorno in cui tutte le grandi fanno bottino pieno. Ma di cose buone la Signora degli scudetti ne ha da festeggiare parecchie. La riscossa dopo la Supercoppa, soprattutto il record di 26 vittorie consecutive dentro lo Stadium: dal Bologna al Bologna attraverso 460 giorni senza un cedimento. 

La Juve in casa è una macchina da guerra e anche così si spiega la differenza con le altre. Higuain sblocca al primo affondo con un destro al volo, Dybala chiude prima dell’intervallo grazie a un rigore procurato con astuzia da Sturaro. E nella ripresa il Pipita segna ancora, aprendo l’anno con una doppietta, la 4ª stagionale, per un totale di 12 gol in campionato, uno ogni 110 minuti. E quando segna Gonzalo, così recita la statistica, è vittoria sicura. Ma è l’acuto di Dybala, titolare 78 giorni dopo l’ultima volta, il vero segnale della riscossa dopo il capitombolo nel deserto. A Doha la Joya aveva sbagliato il rigore decisivo facendosi stregare da Donnarumma. Nel suo stadio, sempre dal dischetto, spiazza Mirante con precisione e freddezza: 4° gol, il primo dopo quasi tre mesi e sembra essere un nuovo inizio in attesa del contratto da top player. E pazienza se nell’ultima mezzora, quando la partita è poco più di un allenamento, Paulo di reti ne sbaglia un paio facili.

Conta esserci nel momento giusto. E la Juve c’è ancora, non ha smarrito la fame e non si è persa nella primavera qatariota. Non è perfetta, anzi, qualche difettuccio lo mostra, come è spesso successo in questo campionato. Anche stavolta, dopo una partenza sprint, lo stile della casa (8 reti nei primi 15 minuti), tende ad abbassare il ritmo e ad allungarsi. Così il Bologna, che aspetta molto basso ma riparte veloce, nella fase centrale del primo tempo evidenzia le lacune bianconere e prova a rientrare in partita. Ma il rigore di Dybala chiude la prima notte del 2017 già prima dell’intervallo.

Non c’è storia, insomma. Nel segno dei gemelli argentini, amiconi per la pelle, la cui intesa sino adesso è stata fonte di preoccupazione per l’allenatore. Contro il Bologna il rodaggio sembra finito e anche Pjanic, schierato in linea con Dybala nel 4-3-2-1, gira bene e impreziosisce la sua domenica con l’assist profondo per l’1-0 di Higuain. Certo, servono esami più probanti. Ma Allegri, il mago delle ripartenze, può ritenersi soddisfatto in vista di un mini ciclo non agevole con Fiorentina, Lazio e Sassuolo. La regina centra la quarta vittoria consecutiva e torna a più quattro sulla Roma seconda, con una partita da recuperare. Niente male al giro di boa.

Il Bologna è poca cosa, troppo tenero e distratto in difesa. Oikonomou, in procinto di passare alla Samp, è una palla al piede per Donadoni: perde Higuain sul primo gol (neppure Mirante è esente da colpe) e commette il fallo sul rigore che chiude i giochi troppo presto. Corriere