Terremoto in Centro Italia, il suolo giù fino a 70 centimetri

Sharing is caring!

eb92333d1656dd51350d21b73f17893e

Il suolo nelle zone colpite dal terremoto di magnitudo 6,5, avvenuto il 30 ottobre vicino a Norcia, si è abbassato fino a 70 centimetri. Lo indicano le prime immagini inviate dai satelliti. ”Sono dati preliminari” ha detto all’ANSA Simone Atzori, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). ”L’elaborazione delle immagini è in corso – ha aggiunto – ma possiamo già dire che in alcune zone, come Castelluccio, l’abbassamento arriva fino a 70 centimetri”.

Registrate oltre 700 scosse dalla prima di ieri 
Dopo il terremoto di magnitudo 6,5 avvenuto ieri mattina vicino a Norcia, sono state registrate oltre 700 scosse dalla rete sismica dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). Le scosse sono state localizzate nella stessa zona al confine tra Marche e Umbria. Di queste solo una è di magnitudo superiore a 5, ed è la prima scossa avvenuta alle 7.41 del 30 ottobre. Lo ha detto all’ANSA il sismologo Alberto Michelini della struttura terremoti dell’Ingv. Le scosse con magnitudo compresa tra 4-5 sono state finora 18; quelle con magnitudo tra 3-4 sono state invece 301; i terremoti con magnitudo inferiore a 3 sono stati invece 403.

Scossa 6,5 dovuta a effetto ‘contagio
Il terremoto di magnitudo 6,5 avvenuto il 30 ottobre vicino a Norcia potrebbe essere dovuto a un effetto ‘contagio’: il sisma del 24 agosto avrebbe attivato la faglia che si è rotta il 26 ottobre, e quest’ultima potrebbe aver causato la terza rottura. Lo ha detto all’ANSA il sismologo Salvatore Mazza, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). E’ una sorta di effetto domino, ha detto l’esperto, “dovuto allo sforzo che si redistribuisce sulle altre faglie e che può indurre movimenti successivi”. Ancora non sappiamo bene, ha aggiunto, se si sono attivati vari segmenti della stessa faglia o segmenti di faglie molto vicine. Nel primo caso è “come un gessetto che si rompe in tanti pezzi, che sono vari segmenti dello stesso pezzo”. In ogni caso, le rotture successive, ha spiegato Mazza, “sono dovute alla ridistribuzione dello sforzo su segmenti della stessa faglia o di faglie vicinissime. Quando le faglie ‘contagiate’ riescono ad assorbire lo sforzo non si rompono, quando invece sono già cariche e non riescono a farlo si rompono”. 

Il terremoto più violento degli ultimi decenni in Italia
Il terremoto di magnitudo 6,5 avvenuto oggi nella zona a Sud-Est di Norcia è stato il più violento avvenuto in Italia a partire dal 1980, ossia dal tettemoto dell’Irpinia. Quello del Friuli del 1976 fu di magnitudo 6.4 della scala Richter. La scossa principale dell’Aquila del 2009 fu del 5.8, quello di Umbria e Marche del 1997 del 6.1. Anche quello del Belice, del 1968, fu del 6.1. Solo in Irpinia, nel 1980, la magnitudo fu del 6.5 della scala Richter, pari a quella odierna, e causò 280.000 sfollati, 8.848 feriti e 2.914 morti. 

Ingv, dal 1980 i terremoti più forti nell’ Appennino
A partire dal terremoto dell’Irpinia del 1980 i terremoti più forti avvengono in Italia nella zona dell’Appennino centrale: “nel recente passato nella storia sismica dell’Italia è stato pesantemente coinvolto l’Appennino Centrale, che da quasi 40 anni sta dando luogo ai fenomeni maggiori registrati nel nostro Paese”, ha detto il sismologo Antonio Piersanti, dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv).

Stessa sequenza sismica del 24 agosto
Il terremoto di oggi rientra nella stessa sequenza sismica che si è attivata il 24 agosto, con il terremoto nel Reatino. “Il terremoto di oggi è avvenuto sullo stesso sistema di faglie e fa parte della sequenza cominicata in agosto e che adesso sta procedendo”, ha detto il sismologo Alberto Michelini, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv)

La sua intensità è tale da interessare una zona che si estenze almeno per 20-25 chilometri, ha detto il sismologo Alessandro Amato, dell’Ingv. “Interessa un’area ampia – ha aggiunto – localizzata tra quella che si è attivata con il sisma del 24 agosto e quella che si è attivata il 26 ottobre”. I simologi adesso sono al lavoro per localizzare tutte le repliche e raccogliere tutti i dati, sia sai simografi sia dai satelliti.

Scossa 6,5 più forte delle precedenti, ma non c’è regola
Il fatto che il terremoto di magnitudo 6,5 avvenuto vicino Norcia sia il più intenso nella sequenza sismica cominciata il sisma di magnitudo 6,0 del 24 agosto scorso non è un’anomalia: “non c’è una norma, sappiamo che in passato sono avvenute cose simili”, ha detto Amato. Anche Michelini ha osservato che “in Italia purtroppo questi eventi accadono con una certa frequenza, che si protrae nel tempo con terremoti di intensità uguale o più forte. Bisogna sempre stare allerta”. Ilfatto che oggi sia avvenuto un terremoto più forte rispetto a quelli registrati a partire dal 24 agosto – ha aggiunto – indica che il sistema di faglie aveva accumulato abbastanza energia elastica nelle rocce e che la sta rilasciando”. Ansa