“La minaccia sismica che incombe sulla penisola è come pioggia sul pavimento bagnato di una nazione già depressa e insicura. La stessa ripresa della spirale deflazionistica rilevata dall’Istat ne è conferma. Non appare quindi sufficiente una pur doverosa gestione solidale dell’emergenza tra governo e forze politiche tutte. A questo punto occorre qualcosa di più che inverta le aspettative della società. In particolare potrebbe essere utile una decisione straordinaria come il rinvio del voto referendario non solo per i problemi conseguenti alle migliaia di sfollati ma anche per l’esigenza di evitare in questa fase un ulteriore motivo di lacerazione quale si produrrebbe addirittura sulla Carta fondamentale. Si potrebbe così sostituire subito la campagna elettorale con una stagione di responsabilità repubblicana, fatta di reciproco ascolto e di decisioni condivise sulla ricostruzione, sulla stabilità bancaria, sulla stessa legge elettorale e sui fondamentali rapporti con l’Europa. Viviamo un tempo straordinario che verrà comunque ricordato per il bene o il male che i principali attori della vita pubblica avranno saputo produrre”. Lo scrive Maurizio Sacconi, presidente della Commissione lavoro del Senato, nel blog dell’Associazione amici di Marco Biagi.
Renzi, non esiste – Il rinvio della data del referendum “è una cosa che per quello che mi riguarda non esiste. Il referendum si tiene il 4 dicembre come abbiamo fissato, nessuno ci ha chiesto peraltro di fare il contrario. E’ una boutade giornalistica”.
Fi, è fantapolitica – “Ipotesi/voci di rinvio del referendum sono fantapolitica. @matteorenzi ha paura e le prova tutte. Si voti il 4/12 e nel frattempo a lavoro per sisma”. Lo scrive, in un tweet, il capogruppo di FI alla Camera Renato Brunetta.