Adesso tocca a Audi aggredire la fascia B con la sua Q più compatta, la Q2 che abbiamo potuto provare con largo anticipo sull’arrivo della vettura in concessionaria previsto per novembre. Marc Lichte, chief designer a Ingolstadt, ha usato una lama molto affilata per tagliare l’abito della nuova Audi che si presenta con forme che si staccano dalle sorelle più grandi alle quali rimane legata dalla calandra ottagonale single frame.
Nell’insieme, l’auto è ben piantata sulla strada e le dimensioni esterne la fanno apparire ancora più compatta di quanto sia in realtà (4,2 metri di lunghezza, 1,5 di altezza, bagagliaio da 400 litri), un effetto che dovrebbe piacere a giovani e donne che Audi vuole andare a conquistare con il nuovo modello (suo rivale diretto è Mini Countryman). Salendo a bordo si respira subito l’atmosfera tipica di tutte le Audi, ricca di eleganza e dinamicità lette in chiave hi-tech. La forma segue la funzione, dicono all’Audi, e quindi tutto è collocato secondo i principi dell’ergonomia e della intuitività. Tutte le Q2 messe a disposizione per il test sulle strade che dal lago di Zurigo salgono tra i boschi del Cantone di Schwyz, quello che ha dato il nome alla nazione, erano equipaggiate di virtual cockpit, il quadro strumenti digitale da 12,3, un costoso optional dove si trovano tutte le informazioni sulla guida e la mappa del nostro itinerario. I dati più importanti, come il limite di velocità della strada che stiamo percorrendo e la velocità a cui stiamo viaggiando, appaiono anche sull’head-up display (optional) che risulta prezioso avendo guidato su strade dove gli apparecchi di controllo della velocità sono poco meno numerosi degli alberi che le costeggiano. Ci fidiamo, quindi, delle dichiarazioni della Casa sulle performance dinamiche dei motori di cui Q2 può essere equipaggiata e ci dedichiamo a valutarne l’handling, positivamente influenzato dalla taglia compatta e dalla ormai notissima e apprezzata piattaforma Mqb del Gruppo Volkswagen. Lo sterzo, controllato attraverso un volante di dimensioni ridotte, è più che preciso e anche i tornanti più stretti si percorrono con la massima naturalezza, anche con le versioni a ruote motrici anteriori che in nove casi su dieci verranno scelte dai clienti. La trazione integrale “quattro” è riservata ai motori 2.0 Tsi da 190 cv e turbodiesel da 150 e 190 cv. IlGiornale