La signora Laura Bottino ha deciso di confermare la sua disponibilità a mettersi alla testa di un progetto di “salute pubblica” a Paternò, in vista delle prossime elezioni Amministrative. In soldoni, viene rinnovata la disponibilità ad esprimere una candidatura alla carica di primo cittadino. Bottino lo ha fatto per mezzo di una nota stampa descrivendo la necessità di una sua personale esposizione a seguito di una totale “assenza di un’idea di sviluppo economico e di un parco progetti teso a reperire risorse significative”, per via di responsabilità precise che Bottino attribuisce “al sindaco Mauro Mangano ed alla sua amministrazione, che ha fallito su tutti i fronti, portando indietro la città come non era mai avvenuto prima”. Si tratta senza dubbio di intenzioni lodevoli, tenuto conto del fatto che la grave situazione in cui versa la città di Paternò è ormai di dominio pubblico a tal punto da non avere più necessità di essere propagandata né può ancora essere oggetto di ulteriori strumentalizzazioni.
Laura Bottino, quale presidente del Consiglio Comunale in carica e professionista certamente stimata, vorrebbe porsi come interlocutore istituzionale prima ancora che politico. Un fatto legittimo, ma in questa sede e dato il fatto che la signora Bottino pare avere sciolto le riserve circa la sua discesa nell’agone politico-elettorale della città, alcuni interrogativi di sostanza è necessario porli. Sono interrogativi seri ai quali si spera giungano risposte altrettanto serie, perchè se è vero che sui tabelloni elettorali vedremo raffigurato anche il volto del presidente dell’Assise Civica, alcuni ragguagli circa gli atti prodotti dal Consiglio Comunale e dal suo presidente (che rappresentano l’azione su cui Bottino evidentemente chiederà la fiducia ai cittadini) vanno forniti.
Per quanto fin qui detto, e già basterebbe, sarebbe opportuno che la signora Bottino spiegasse alla città quali atti sono stati posti in essere affinché il Consiglio Comunale (che è il massimo organo di controllo sull’attività dell’Amministrazione Comunale), fermasse questo scempio dato dalla totale “assenza di un’idea di sviluppo economico”. E nello specifico, per quale motivazione la presidente del Consiglio Comunale non ha ritenuto opportuno intervenire con forza e nel caso denunciando alle Autorità questa Amministrazione, ritenuti gravi ed inqualificabili taluni atteggiamenti politico-amministrativi in relazione ai circa 1,5 milioni di euro di anticipazione, sembrerebbe senza alcun valido e giustificato motivo, all’ATO Simeto Ambiente, società in liquidazione ormai da anni, con i pareri contrari del dirigente dell’Ufficio Rifiuti, dell’Ufficio di Ragioneria, del Segretario Generale e dei revisori contabili, questi ultimi oggetto anche di gravi intimidazioni. Ed inoltre, di ulteriori circa 1,5 milioni di euro relativi al mancato recupero, giusto l’unicità dell’attività amministrativa e come risultante da apposite deliberazioni, a seguito di somme momentaneamente anticipate dall’Ente Comune per conto di AMA quale risarcimento ai proprietari di pozzo per danni arrecati dalla stessa AMA.
Quali atti sono stati prodotti dal Consiglio Comunale e specificatamente dal presidente Bottino perchè tali omissioni, e più in generale la totale assenza di programmazione economica-finanziaria tale da ridurre il Comune sull’orlo della bancarotta, non passassero nel dimenticatoio? C’è da pensare che se si fosse operato regolarmente, e se si fosse registrato un attivo di circa 3 milioni di euro in più, avremmo quasi certamente potuto affrontare la grave crisi economico-finanziaria in cui versa l’Ente Comunale.
Ed inoltre, nella sua nota stampa Bottino parla di “gestione approssimativa e inefficiente della burocrazia”. Oltre la propaganda, che talune volte serve ai politici, sarebbe così gentile la signora Bottino da spiegare dettagliatamente a cosa si riferisce quando parla di “burocrazia inefficiente” dato che, come sopra citato, non si è mai attivata quale presidente del Consiglio nell’approfondimento dell’attività di controllo? Si riferisce agli uffici? E se si, a quali? Lo scriviamo perchè relativamente ai fatti precedentemente citati (questione ATO), pare che gli uffici comunali abbiano svolto adeguatamente il proprio dovere segnalando le illegittimità in numerosi atti. Se ritiene, spieghi anche in questo caso quali azioni sono state intraprese dal Consiglio Comunale quando anche pubblicamente sono emerse gravi irregolarità anche nell’aggiudicazione degli appalti. Diversamente, forse sarebbe consigliabile evitare accuse gratuite e fin qui non ufficialmente contestate.
Se la signora Laura Bottino decidesse di rispondere adeguatamente e dati alla mano a questi semplici interrogativi, forse potrebbe contribuire a chiarire il quadro delle politiche economiche e amministrative della città e la sua posizione circa temi fondamentali e che vanno, questi sì, oltre i populismi.