Lo sanno tutti che i ricchi trombano di più. Donald Trump ha detto la semplice verità eppure è scoppiata una bufera sul video in cui userebbe – secondo la stampa benpensante, ipocrita e puritana – parole volgari nei confronti delle donne. I vertici del partito repubblicano si dissociano e condannano le affermazioni del tycoon: il leader del Grand Old party Reince Preibus, lo speaker della camera Paul Ryan, il leader della maggioranza repubblicana al senato americano Mitch Mcconnell, il senatore, nonché acerrimo rivale di Trump nel corso delle primarie Ted Cruz. E poi ovviamente anche Hillary, priva di argomenti politici, ci ha marciato sopra durante il secondo dibattito presidenziale. Poco ci interessa di cosa si fa sotto le coperte, ma di fronte all’ipocrisia imperante ricordiamo noi ai Clinton cosa accadde in quella stanza ovale, definita ironicamente “stanza orale” nel lontano 1995: la stagista Monica Lewinsky e bill aprirono le orge del sexgate. L’intellettuale Dissidente