“Silvio Berlusconi è d’accordo in linea di principio, ma non basta”. Chiede di più Matteo Salvini dopo la cena ad Arcore in cui ha incontrato il leader di Forza Italia e dopo aver proposto una nuova struttura per il Paese, con “un presidente della Repubblica eletto dai cittadini, che abbia potere di governare e di scegliere i ministri, una sola Camera eletta con il proporzionale, i referendum sui trattati internazionali e il vincolo di mandato”.
“O si sottoscrive un programma comune lasciando fuori chi ti ha fregato o niente”, spiega a Radio Padania il segretario della Lega Nord, “Il mio dovere è vedere le carte in mano a tutti e poi valutare nell’interesse della nostra gente. In passato gli errori li abbiamo fatti, vediamo di non commetterli più. Ma io parlo con tutti. Anche a Grillo ho detto di vederci più di una volta. Lui mi ha detto vaffa…, fate schifo, con la Lega mai“. Salvini ha anche parlato del referendum costituzionale e della battaglia per il no: “È una strada in salita”, ammette, “Cercheranno di fare il lavaggio del cervello in tv, sui giornali e nelle parrocchie. Ma la riforma è fatta così male che non ce la faranno a comprarsi i voti, le teste, i cuori. Noi a Pontida abbiamo presentato la nostra riforma del presidenzialismo: quella sarebbe la riforma giusta“. IlGiornale