500 milioni di euro. Tanto hanno pagato o stanno pagando gli italiani per sovvenzionare il servizio pubblico radio-televisivo. Sono 1000 miliardi di vecchie lire. Una montagna di denaro fatto pagare agli italiani indistintamente, all’interno della bolletta dell’energia elettrica dello scorso luglio e agosto. Un salasso. Così ha voluto il Governo, così è stato fatto. Poi la tragedia: intere comunità distrutte, 300 morti ed almeno altrettante ferite. Bambini strappati alle famiglie, o anche bambini rimasti senza né padre né madre. Un invito timido il nostro, ma di sostanza: la Rai rinunci almeno alla metà del gettito dalla tassa sulla televisione, impropriamente chiamato “canone”, e lo devolva immediatamente alla ricostruzione delle città colpite dal sisma che ha colpito il centro Italia. E’ un dovere morale. Una necessità etica e morale, di fronte alla tragedia.