Paternò, la crisi finanziaria ed il ruolo del presidente Bottino

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Laura Bottino, presidente del Consiglio Comunale

Laura Bottino, presidente del Consiglio Comunale

di Aldo Motta

L’assordante silenzio che ogni giorno di più si leva alto da una cittadinanza “arrabbiata” ha prodotto i suoi primi effetti. Il nuovo aumento dell’addizionale Irpef non è passato ma purtroppo Paternò, grazie ad una dissennata ed irresponsabile attività amministrativa, si sta avviando al dissesto finanziario (come riportato anche oggi dal quotidiano La Sicilia) ed alle pesanti e gravi conseguenze sui cittadini. Quasi più grave del resto è che gli addetti all’informazione, interessandosi alle più variegate attività e notizie, non informano doverosamente ed adeguatamente la città.

Purtroppo le disgrazie non vengono mai da sole: se “l’uragano Mangano” ha devastato le finanze comunali, dispiace constatare come la presidente del Consiglio Comunale Laura Bottino, rappresentante massimo dell’organo di controllo ed indirizzo politico dell’Ente Comunale quale è l’Assise Civica, non risulta abbia posto in essere alcuna dovuta attività per impedire al sindaco di fare quel che ha fatto e continua a fare. Informata e allertata circa quattro mesi addietro della grave situazione finanziaria in cui versa il Comune, e malgrado la legislazione contabile prevede espressamente che il Consiglio Comunale in tali occasioni entro 3trenta giorni adotti “interventi strutturali di riequilibrio”, ad oggi non risulta essere stato adottato intervento alcuno se non la convocazione di sterili commissioni consiliari “gettonate”. La città resti vigile, la situazione è grave ed allarmante. E non sembra proprio che gli organi comunali preposti siano idonei, o quantomeno ben disposti, ad affrontare responsabilmente la grave crisi finanziaria prodotta.