Ad essere buonisti vivremmo meglio. A pronunciare parole politicamente corrette non litigheremmo con nessuno. A non prendere posizione le giornate scorrerebbero via tranquille. Il fatto è – come scriveva il buon Federico Nietzsche prima di impazzire e abbracciare il cavallo in piazza Carlo Alberto (non alla fiera, ma a Torino) – che bisogna smetterla con il cattivo gusto di voler andare d’accordo con tutti. Pertanto, dopo la vicenda di Rouen e del prete sgozzato, volendo stare tranquilli potremmo uscircene con un rassicurante “Eh vabbè, ma questi sono dei pazzi, non rappresentano tutto l’Islam”. Una ovvietà, passatemi il termine. Cosa che di solito, tempo cinque secondi, viene seguita da qualche commento del tipo: “La Chiesa Cattolica quante ne ha combinate? I preti pedofili, sacerdoti che vivono nel lusso. Pensate per voi”, che non si capisce cosa c’entri ma in qualche modo glielo fanno entrare.
Ed invece questi uccidono in nome di una interpretazione dell’Islam, e dopo aver sterminato cristiani copti, comunità in Egitto, civili inermi in Nigeria per mano di Boko Haram – cosa che non ci ha colpito più di tanto perché distanti geograficamente da noi – ieri hanno sgozzato un mite prete ottantaseienne per il solo fatto di essere ministro di un culto che, incidentalmente, è anche il nostro. E’ anche il nostro. Perché chiunque non professi la loro religione è un apostata e sarebbe sufficiente ricordare cosa è successo a Dacca, dove solo chi conosceva il Corano veniva risparmiato, per averne conferma. Questo equivale a criminalizzare tutti gli islamici? Solo un idiota potrebbe leggere una cosa simile tra queste righe. Ma è una questione di affermazione della verità dire che l’Isis ammazzi indiscriminatamente in Francia, in Germania, in Belgio per il semplice fatto che noi si sia occidentali e di formazione cristiana o cattolica. Apostati.
E visto che ci siamo, siamo soprattutto stufi di un’altra cosa: delle posizione laiciste, anti clericali, anti religiose, di chi in Chiesa non ci ha mai messo piede, di chi non ha nemmeno idea di cosa sia la fede, di chi non ha alcun rispetto per la fede altrui, considerandola un arnese del passato, fonte di oscurantismo, retaggio di ignoranza. Di chi confonde piano storico e teologico, attualità e magistero, pensando che poiché il cardinale Bertone ha l’attico tutti i cattolici servano Mammone; poiché ci sono i preti pedofili l’intera ecclesia (intesa come comunità dei fedeli) abbia da vergognarsi. Noi non abbiamo proprio nulla di cui vergognarci. Rispettiamo profondamente le posizione laiche, perfino atee, ma pretendiamo lo stesso rispetto. Essere credenti è un dono di Dio, non giudichiamo chi non lo è ma non tolleriamo più chi straparla della nostra fede e della nostra Chiesa senza saperne nulla, solo perché fa figo parlarne e parlarne male. Soprattutto quando per il solo fatto di pregare il tuo Dio, vieni sgozzato dentro una Chiesa.