Parisi proporrà a Berlusconi entro settembre un progetto di un nuovo partito dei moderati, un nuovo modello e un nuovo programma. Questo l’accordo stretto ieri sera ad Arcore tra il Cavaliere e l’ex candidato a sindaco di Milano, che non avrà alcun incarico formale dentro Forza Italia, destinata comunque ad essere rivoluzionata. L’ex premier ha insistito perché Parisi prendesse le redini del partito, ma il manager ha fatto presente che non era opportuno.
Parisi dunque non sarà coordinatore azzurro: rimarrà un esterno. Il ruolo concordato con Berlusconi è un altro, quello di consulente politico. Intanto l’ex direttore della Confindustria continuerà da battitore libero il suo lavoro di proposta politica per tutta la colazione che vedrà, in una convention a settembre a Milano, il momento di sintesi e confronto con tutte le forze politiche del centrodestra. Ma Parisi ha l’obiettivo di allargare i confini di questa coalizione alla società civile moderata. Questo è l’altro obiettivo in comune con Berlusconi, il quale gli ha garantito la massima adesione e copertura. Gli ha pure garantito che tutta Fi sarà al suo fianco.