Il Portogallo è il nuovo re d’Europa, per la prima volta nella sua storia e cancella la sconfitta del 2004 a Lisbona contro la Grecia. Rui Costa, uno dei protagonisti di quella notte, prima della partita lo aveva detto: la sfida con la Francia non è segnata. Ha ragione lui. Il Portogallo è più tosto e grintoso, sempre attaccato alla partita, concede pochissimo e fa male quando riparte. E l’infortunio di Ronaldo è benzina nelle gambe e nella testa della piccola cenerentola. Una squadra ostica e tattica, sempre incollata alla partita, corta, tosta, attenta, concentrata. Un po’ come lo era l’Italia di Conte. Al posto Cristiano, il ghepardo ferito, l’allenatore Fernando Santos manda in campo il Trivela Quaresma trasformando il 4-1-3-2 in un 4-1-4-1 equilibrato, solido e vincente. Corriere