Euro2016, la tattica ed il sacrificio italiano battono il talento e la freschezza belga

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di Gabriele Strano

Un’ora e mezza: è quanto bastato agli Azzurri per cacciare via il pessimismo dalla testa dei tifosi e dei giornalisti italiani e lasciar spazio alle più rosee aspettative. Il Belgio si presenta alla sfida con i favori del pronostico e con aspettative forse esagerate, l’Italia al contrario viene descritta come una squadra non irresistibile e priva dei suoi uomini di maggior talento.

In campo

Antonio Conte decide di optare per il 3-5-2. Il C.T. azzurro si affida al granitico “blocco Juve”, con Barzagli, Bonucci e Chiellini davanti a capitan Buffon. A centrocampo Giaccherini e Parolo, ai lati di De Rossi, la fascia sinistra è occupata da Darmian mentre quella destra da Candreva, in avanti la coppia Eder-Pellè.

Il match

Azzurri attenti a non lasciare spazi, belga intenti a dettare il ritmo della partita ed allo stesso tempo a non far giocare il nostro playmaker De Rossi affibbiandogli la marcatura costante di Fellaini. L’Italia prende le contromisure alla stretta marcatura riservata a De Rossi e decide di affidare l’avvio della manovra a Bonucci, lasciato spesso troppo libero dagli avversari. Giaccherini e Parolo sono molto abili negli inserimenti ma mancano un po’ nel piazzamento difensivo – soprattutto il centrocampista laziale. Proprio su un lungo lancio di Bonucci arriva l’inserimento di Giaccherini che, beffando una difesa disorganizzata e poco reattiva, aggancia il pallone e subito lo appoggia alle spalle dell’incolpevole Courtois.

Primo tempo molto attento dell’Italia, difesa solida, ottimo lavoro di De Rossi anche se si soffre un po’ a centrocampo e sulla fascia sinistra, dove Darmian è in giornata no: poco attento in fase difensiva e nullo in fase offensiva. Bene invece Candreva sul fronte destro e Pellè in avanti che fa a sportellate con tutti, tuttavia colpevole quando sciupa di testa il gol del 2 a 0.

Nel secondo tempo un vigile Conte nota le difficoltà di Darmian e lo sostituisce con De Sciglio, che entra bene in partita restituendo all’Italia un po’ di equilibrio. Il Belgio cambia lato su cui spingere ed inizia ad infastidire Candreva. L’Italia rischia un po’ ma regge bene alle offensive avversarie, Buffon guida i compagni con la grinta di un vero condottiero. Gli spazi si allungano e contro la lentissima difesa belga Conte manda in campo Immobile al posto di Eder, stanco per il molto sacrificio. Proprio in ripartenza Immobile mette i brividi al Belgio ma Courtois si oppone da campione. Sul finale Belgio all’arrembaggio ma gli Azzurri resistono e colpiscono in contropiede con Pellè che servito da un ottimo Candreva chiude di fatto il match.

Adesso l’Italia attende la Svezia di Ibrahimovic – squadra modesta e poco organizzata – ma la vera incognita sarà la capacità degli Azzurri nel fare la partita senza sbilanciarsi come fatto nelle amichevoli pre-Europeo. Non è facile cambiare totalmente metodo di gioco e qui si vedrà la vera qualità di questa squadra, che ha già mostrato tanta voglia e spirito di abnegazione, qualità che negli ultimi anni erano mancate parecchio agli Azzurri.

Prossimo appuntamento per l’Italia venerdì 17 ore 15.00 a Tolosa.