di Redazione
Pane per i denti degli appassionati di dietrologia e complottismo: il Ministero degli Interni copia la massoneria, in specie il GOI (Grande Oriente d’Italia), con circa ventiduemila iscritti la più grande conventicola – loro si fanno chiamare comunione – dei grembiulini italiani. Ciò che deluderà è che la copiatura non riguardi oscuri affari di Stato o piani diabolici intessuti all’ombra di segrete stanze: si tratta di grafica, e precisamente di quella per celebrare i settant’anni della Repubblica Italiana.
I fatti. Come ha tenuto a specificare il Gran Maestro Stefano Bisi, il GOI presentò nei primi mesi dell’anno un suo logo per celebrare la ricorrenza (foto a destra), recante la scritta “Il Grande Oriente d’Italia per la Repubblica”. Il disegno, a dire il vero abbastanza semplice, dev’essere sembrato bellissimo ai tecnici del Viminale, che l’hanno letteralmente copiato e incollato inserendolo in una pacchianissima bandiera tricolore con specchio d’acqua integrato (foto a sinistra) e suscitando la reazione dei massoni. «Ci fa piacere che il Ministero degli Interni abbia copiato il logo – ha detto a proposito il Gran Maestro Bisi – ideato e diffuso fin da gennaio dal Grande Oriente d’Italia, per celebrare i 70 anni della Repubblica: siamo impegnati da mesi nelle celebrazioni della Repubblica». In effetti il Viminale è stato di cattivo gusto: copiare le cose di nascosto, di fronte ai professionisti del segreto, è davvero indelicato. A meno che qualcuno al Ministero non abbia sbagliato a pubblicare il logo avendolo già in dotazione: e niente di strano, pensando a quanti grembiulini circolino nelle stanze del potere italiano.