Dalla capitale, la dimora musicale di Renato Zero si sposta all’Arena di Verona: a modo suo, uno scenario incantevole e spiazzante che ospita le tre date (1, 2 e 3 giugno) simbolo del ritorno dal vivo di un artista che aspettavamo da tempo. L’emozione è palpabile, dagli addetti ai lavori fino al pubblico e lo stesso Renato, che intravediamo nel suo camerino prima del concerto. È difficile descrivere il vortice di sensazioni e quell’atmosfera di piacevole e trepidante attesa. Sotto la pioggia di Verona, ci sono tre generazioni che si confrontano, ballano e cantano uno dopo l’altro i brani del cantante romano.
Renato Zero è l’artista carismatico che, in più di 40 anni di carriera, ci ha sempre garantito il sorriso, l’entusiasmo, la speranza e la forza di scavare nella verità sfidando le convenzioni sociali e l’opinione pubblica. Ma la sua vera forza è il pubblico, bello e appassionato anche alla prima data de «Alt Arena Arrivo!». In fondo, è come ritrovare un amico o un fratello: dopo l’iniziale distacco, si ritrova subito la fiducia reciproca e la sensazione di non essersi mai perduti. Perché Renato, oltre ad essere un poeta ottimista, è semplicemente e solo sé stesso sul palco; sa entrare in contatto con la gente per questa sua capacità di condividere i pensieri e celebrare la vita. «Non è una fatalità, trovarsi là è una ricchezza infinita» canta Renato Zero in un brano nuovo, il primo di una scaletta di ben trenta pezzi: si intitola «Non Dimenticarti Di Me», e non lo esegue sul palco ma lo fa ascoltare. Un inizio significativo poiché rappresenta quasi un atto d’amore nei confronti dei fan e un ringraziamento a loro per averlo seguito sempre con immenso affetto, un gesto applaudito e molto apprezzato.
Osservare la scaletta vuol dire avere davanti a sé buona parte delle bellezze musicali della musica del nostro paese: senza alcun medley, c’è un corposa lista di titoli tratti dall’ultimo «Alt»e i successi leggendari, i classici dalla fine degli anni settanta fino al duemila. La continua alternanza musicale tra passato e presente si unisce idealmente ad un palco imponente: con tre maxi schermi e numerosi giochi di luci e forme, è presente l’orchestra diretta da Renato Serio e un coro inusuale, i Neri Per Caso («Simpatia e umiltà, i ragazzi si vogliono molto bene ed è importante. Andiamo avanti da soli: il pubblico ha capito che la nostra è pasta fatta in casa»). Precisa ed elegante, la prima parte del concerto scorre velocemente senza alcuna sbavatura: una vocalità perfetta ed equilibrata, un timbro ancora potente e una grande attenzione alla spettacolarità del suono. «Scusatemi, sono emozionato! Io sto facendo uno spettacolo ma voi ne fate un altro, bellissimo. Verona si sta convertendo alla Zerofollia, e queste mura cantano la mia playlist» confessa Renato mosso da una commozione genuina.
Abbraccia e avvolge il pubblico attraverso uno show energico e stimolante: dalle melodie più romantiche, i brani carichi di ritmo, le atmosfere sensuali fino ad argomenti delicati come la fede, la violenza sulle donne e l’attuale situazione politica. Tra i momenti toccanti della serata, c’è l’omaggio a Gabriella Ferri che ha eseguito insieme ad Emma con la canzone «Per Sempre» e l’altro («Amico») cantato con Francesco Renga. Più maturo e tecnico, meno scintillante e più riflessivo, tradizionale scopritore dei colori della nostra anima: è anche questa la piccola rivoluzione musicale di Renato Zero, l’innovatore della musica che si rivolge al futuro con una rara e bella positività. Sorrisi
LA SCALETTA DELLA PRIMA SERATA – Non Dimenticarti di Me / Vivo / Chiedi / Figli della Guerra / In Questo Misero Show / Una Magia /La Lista / Il Cielo è degli Angeli / Voyeur / Mentre Aspetto che Ritorni / Il tuo Sorriso / Cercami / Intenti con i Neri per Caso / Voglia D’Amare / Figaro / Più Su / Spiagge, Per Sempre con Emma / Magari / Perché non mi porti con te / I Nuovi Santi / La Voce che ti Do / Sesso o Esse / Gesù / Galeotto Fu il Canotto / In Apparenza / Rivoluzione / Amico con Renga / Alla Tua Festa / Gli Anni Miei Raccontano / Bis con I Migliori Anni della Nostra Vita e Il Cielo.