Silvio, poche ore al verdetto. Ecco cosa potrà succedere

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Quello che si sa è che ad Arcore, a 24 ore (o forse 48) di distanza dalla fatidica decisione del Tribunale di Sorveglianza di Milano, il motto è uno solo: “Aspettare e sperare”. Sperare, in particolare, che le anticipazioni di Avvenire.it siano esatte, e che quindi Silvio Berlusconi otterrà l’affidamento in prova ai servizi sociali, pena alternativa al carcere, scontando così i 9 mesi di condanna per il processo Mediaset prestando, una volta a settimana, opera di assistenza agli anziani disabili in una struttura della Brianza.

“Aspettiamo e speriamo”: nel caso in cui la decisione dei giudici fosse effettivamente quella anticipata da Avvenire, la famigerata “agibilità politica” di Berlusconi sarebbe sostanzialmente intatta. Il leader di Forza Italia, infatti, sarebbe impegnato soltanto mezza giornata a settimana, e per uno come lui sarebbe facile anche “ribaltare” mediaticamente l’effetto della condanna.

Già pronti per il “Grande Fratello” con Silvio che assiste gli anziani – E’ immaginabile la folla di telecamere che accoglierebbe il Gran Condannato ai cancelli della struttura di riabilitazione presso la quale sarebbe chiamato a “scontare” la pena. Le tv andrebbero a caccia degli “assistiti”, ai quali strappare un commento. “Come è andata? Berlusconi è stato gentile? Le ha portato la minestrina? Avete parlato del Milan?”. “Sì, è stato gentilissimo! Racconta anche le barzellette!”. Per il resto, Berlusconi potrebbe tranquillamente fare comizi, rilasciare interviste, partecipare a manifestazioni politiche, andare in tv: le restrizioni sarebbero quelle di rientrare a casa entro le 23 e di non uscire prima delle 6 del mattino. Tutto ok allora? Non proprio.

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