di Redazione
E’ stata ritrovata dopo due giorni la popolare cantante irlandese Sinead O’Connor, cinquant’anni, stella degli anni Ottanta e Novanta negli ultimi tempi alle prese con un declino ritenuto da molti irrimediabile. L’artista era uscita dalla sua abitazione domenica 15 maggio e da allora non si avevano sue notizie. La situazione della cantante – che già in passato aveva affrontato momenti di crisi, sempre rientrati anche grazie all’aiuto di amici come Kris Kristofferson – faceva pensare a un suicidio, e in questa direzione erano andate anche le indagini degli inquirenti che avevano diramato un comunicato in proposito. Nella serata di ieri è stato comunicato il ritrovamento in buone condizioni di salute dell’artista.
L’ultima crisi della O’ Connor risaliva allo scorso novembre, quando aveva anche lasciato un messaggio contenente propositi suicidi fortunatamente non realizzati: «Le ultime due notti mi hanno distrutto. Ho preso un’overdose – aveva scritto sulla sua pagina Facebook, generando il panico tra i fan – Non c’è altro modo per ottenere rispetto. Non sono a casa, sono in un hotel da qualche parte in Irlanda, sotto un altro nome. Finalmente vi siete sbarazzati di me». In seguito le autorità irlandesi erano riuscite a rintracciarla, e tutto sembrava essersi risolto per il meglio. In occasione della scomparsa dell’amico Prince, poche settimane fa, aveva accusato il presentatore Arsenio Hall di essere lo spacciatore del cantante, il cui uso di droghe era risaputo e secondo alcuni avrebbe contribuito alla prematura scomparsa.
Una volta di più il mondo della musica si scopre legato a un dramma sintetico inesorabile, nascosto all’interno di un suono che soddisfa artisticamente gli ascoltatori ma non sa raccontare il rovello interiore di personalità spesso troppo sensibili e incapaci di gestire il proprio successo. Per due giorni i fan di Sinead non hanno saputo se augurarsi di avere notizia del ritrovamento. Il mistero della scomparsa appariva a molti più accettabile della certezza di una tragedia.