Catania. Marionettistica Fratelli Napoli al Festival Cristiano di Budapest

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13178987_10206784896329059_5152856187470088128_ndi Elisa Guccione

CATANIA – La famiglia Napoli, Maestri pupari giunti alla quinta generazione, per il secondo anno consecutivo a grande richiesta sarà tra i protagonisti del III Festival del Teatro Cristiano di Budapest.  L’arte e la tradizione dei pupi siciliani ritornerà di nuovo in scena in Ungheria, dal 20 al 26 maggio, insieme a numerosi artisti internazionali che si esibiranno nell’imponente cornice del Teatro Nuovo in produzioni sacre promuovendo e tutelando i valori e lo spirito cristiano.

“Siamo stati contattati per la seconda volta dal direttore artistico del Festival Gyorgy Doner  – spiega Fiorenzo Napoli – il quale ha voluto confermare dopo i grandi consensi dello scorso anno la nostra partecipazione. Dopo la “Natività di Gesù Bambino”, quest’anno metteremo in scena “La Passione di Cristo”, caposaldo del nostro Teatro di figura”. Sabato 21 Maggio i Napoli, su copione elaborato da Alessandro e Fiorenzo Napoli sulla base degli scritti di Pitrè, della vulgata dei Vangeli e del dramma sacro di Filippo di Orioles: “Il riscatto di Adamo nella morte di Gesù Cristo”, narreranno i momenti di dolore e passione de figlio di Dio sul Golgota. Il particolare allestimento scenico intende recuperare e restituire l’atmosfera che si respirava nei teatri di quartiere durante il momento di sospensione del ciclo cavalleresco per mettere in scena la morte e la resurrezione di Cristo. Lo spettacolo prende vita partendo dall’ultima cena, l’arresto nell’orto degli ulivi, il processo nel sinedrio, l’incontro con Pilato ed Erode fino ai terribili quadri della flagellazione, della crocifissione e del ribaltamento della pietra del sepolcro. “L’opera dei pupi – continua Fiorenzo Napoli – è rispettata e riconosciuta con grande ammirazione e devozione nel mondo, perché gli ideali di giustizia e vittoria del bene sul male non conoscono confini geografici e si legano perfettamente al progetto artistico del Festival Cristiano di Budapest”.