Lo scontro con Ncd si fa durissimo, le continue intese che il partito di Alfano stringe con il Pd e la scelta dei vertici di restare con Renzi anche alle prossime elezioni, oltre a provocare molti addii da parte di esponenti e di militanti pone una questione politica. «Il Nuovo centrodestra cambi nome oppure lo denunceremo per furto ideologico», afferma Gianfranco Micciché, di Forza Italia, alla luce delle possibili alleanze tra Ncd, Pd e l’Udc. «Devo capire cosa è oggi il Movimento per l’Autonomia e quanto possono crescere movimenti come quelli di Nello Musumeci con cui ho già parlato – dice Micciché – Poi devo verificare la presenza in Sicilia di Salvini e la crescita di Fratelli d’Italia. Vedremo, io certamente voglio vincere il triplete: nazionali, regionali e comunali».
Ncd nei guai, altre otto parlamentari pronti a dire addio
«Uscirò dal gruppo Ncd dopo la Legge di Stabilità», fa sapere il senatore Gaetano Quagliariello, che già sta lavorando a un nuovo progetto ancorato nel centrodestra senza nessuna “tendenza renziana”. «Non credo voterò la Stabilità – prosegue – vediamo come va, ma per il momento tutti i segni che arrivano non vanno nella direzione di convincermi a votarla. Sulla stabilità io ho posto dei problemi al governo. In particolare credo che molte misure sono assolutamente senza copertura, e quindi anche le diminuzioni di tasse previste sono in realtà il presupposto per un aumento di tasse in tempi brevi». Nel Pd ci andrebbe? «No, e poi non mi prenderebbero mai. Ora ci sono rimasti solo il Pd e Grillo. Se si riuscisse a costruire un’alternativa…». Secondo Quagliariello tra Camera e Senato almeno «sette oppure otto parlamentari sono pronti a lasciare Ndc».