SEGNI DEI TEMPI – Il rapporto di coppia è basato sulla fiducia

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come-mantenere-vivo-il-rapporto-di-coppia-negli-anni_aa57e7881e282d69638fe8779b5bff6bLa Chiesa, come ho già detto, tiene molto al matrimonio dei suoi fedeli, i quali, in quanto battezzati, si sposano col sacramento del matrimonio che fa dell’amore dei coniugi un segno dell’amore di Cristo per la Chiesa. Ecco perché desidera che, prima di compiere questo passo, i fidanzati siano aiutati a prendere consapevolezza del dono che chiedono e ricevono, per poi viverlo nella quotidianità della vita. Del resto la vita matrimoniale è preparata e si fonda sul fidanzamento che, come di recente ha detto Papa Francesco, è un “tempo di conoscenza reciproca e di condivisione di un progetto […] È il tempo nel quale i due sono chiamati a fare un bel lavoro sull’amore, un lavoro partecipe e condiviso, che va in profondità”. E lo sappiamo, per andare in profondità occorre impegno, sacrificio, tempo; “un lavoro artigianale”, sempre a detta del Papa. Oggi, purtroppo, i fidanzamenti sono diventati o troppo brevi da non incidere nella scelta di vita dei due, o troppo lunghi da deteriorare il rapporto e giungere già “stanchi” al matrimonio. Non è raro che a lunghi fidanzamenti, seguono brevi matrimoni. Ma al di là della durata, è la qualità di questo tempo che fa si che i due fidanzati sappiano costruire un rapporto non solo fatto di piccole cose immediate e passeggere, ma fondato sulla fiducia, sulla confidenza e sull’affabilità, valori che durano nel tempo. Ecco, la Chiesa lavora affinché chi è chiamato alla via del matrimonio, durante il fidanzamento scopra e impari a vivere l’essenziale dell’amore coniugale che è il Signore: da ascoltare nella Parola, da incontrare nell’Eucarestia, col quale relazionarsi con la preghiera liturgica e “domestica”, da servire nei poveri e i bisognosi; solo così già nel fidanzamento si sperimenterà la presenza del Signore che li accompagnerà al dono della vita nel sacramento. Ma l’impegno per i fidanzati è anche il segno dell’amore che la Chiesa ha per la società umana, consapevole che, solo relazioni coniugali e familiari stabili e durature, sono garanzia di serenità e pace anche sociale. Mi chiedo se, anche a livello civile, non sia il caso di offrire a chi chiede il matrimonio, delle occasioni per prendere consapevolezza dell’impegno che si vuole assumere, sull’esempio di quanto fa la Chiesa, naturalmente con modalità diverse.

Padre Salvatore Alì

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