La Commissione Europea ha inflitto una multa da 500 milioni di euro ad Apple e un’altra da 200 milioni a Meta, per aver violato il regolamento sui mercati digitali (Dma). Nel caso del gruppo di Cupertino, Bruxelles contesta la violazione dell’obbligo di anti-steering, ovvero il divieto imposto agli sviluppatori di reindirizzare gli utenti verso servizi esterni, potenzialmente più convenienti. Una pratica che, secondo la Commissione, ha limitato la libertà di scelta dei consumatori.
Per Meta, la casa madre di Facebook, l’infrazione riguarda l’obbligo di offrire un’alternativa a servizi che raccolgono grandi quantità di dati personali. In pratica, agli utenti non sarebbe stata garantita una scelta reale su quanto dei propri dati condividere. Si tratta delle prime sanzioni emesse per inadempienze al Dma, entrato in vigore per regolare il potere dei giganti tecnologici nel mercato digitale europeo.
Ora sia Apple che Meta dovranno adeguarsi entro 60 giorni, modificando i comportamenti contestati. In caso contrario, rischiano sanzioni periodiche aggiuntive. La Commissione ha chiarito che l’entità delle multe è stata determinata sulla base della gravità e della durata delle violazioni, rimanendo comunque ben al di sotto del massimo previsto dal regolamento, che arriva fino al 10% del fatturato globale.