di Andrea Di Bella
Alle 17 di sabato prossimo, in aula consiliare a Paternò sarà fatta definitivamente chiarezza. Chi sta e chi non sta con questa amministrazione di sinistra verrà definitivamente a galla, e le ambiguità saranno messe a tacere una volta per sempre. Dico questo a malincuore, dato che tra gli ambigui figurano anche alcune donne e uomini (che siedono tra i banchi dell’opposizione) cui non avremmo mai attribuito taluni atteggiamenti.
Ed intanto, tenuto conto del fatto che dodici sono già le firme certe (e che a queste potrebbero aggiungersene forse altre quattro), va detto che dal momento in cui sarà dichiarata chiusa la seduta sulla mozione di sfiducia, nessuno avrà più modo di potersi dichiarare contrario a questa azione amministrativa disastrosa. Un po’ come i matrimoni d’altri tempi: chi ha qualcosa da dire la dica ora o taccia per sempre. Sarà l’ora della verità. La verità vera, quella in cui la città avrà modo di guardare in faccia chi è contro cosa. E’ realtà vera, non è populismo. Ma la politica, si sa, è un po’ come una prostituta: si lascia comprare. O magari è al contrario: c’è chi si lascia comprare dalla prostituta. Fate un po’ voi. Ne riparliamo sabato.