Governo e NCD, Alfano sull’orlo di una crisi di nervi

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“Per noi l’addio al Patto del Nazareno da parte di Forza Italia non è una buona notizia, sarebbe stato meglio che il Patto durasse – commenta Alfano – noi ci stiamo per fare le riforme e cambiare volto al Paese. C’è quindi la maggioranza per fare proseguire le riforme”. Adesso il leader di Ncd spera “in un riaggancio di Forza Italia, ma in ogni caso noi ci siamo”. Ieri sera Alfano ha riunito i vertici di Ncd. Dopo il terremoto Quirinale, la maggioranza non è più così solida. Anche perché Renzi non perde mai l’occasione per ricordare al ministro dell’Interno che Ncd è un partitino, un cespuglio che non ha nemmeno diritto di veto. Così, dopo le dimissioni di Maurizio Sacconi e l’addio di Barbara Saltamartini, i centristi stanno ripensando la propria presenza all’interno della maggioranza di governo. “Serve un confronto per capire se ci sono ancora le condizioni per realizzare le riforme – ha spiegato il coordinatore di Ncd, Gaetano Quagliariello, in una intervista a Libero– se si rinnova l’accordo, stare al governo avrebbe un senso”. Se, al contrario, il progetto di Renzi fosse un altro, gli alfaniani sono pronti a prenderno atto: “Renzi è in grado di trovarsi una maggioranza alternativa alla Camera e al Senato. Se li cercasse, i suoi Responsabili li troverebbe”. E questo, a detta di Quagliariello, potrebbe liberare Ncd da un peso.

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