Mattarella è stato accolto tra gli applausi in Aula. “Giuro di essere fedele alla Repubblica e di osservare lealmente la Costituzione”, ha detto mentre dal Gianicolo venivano sparati 21 colpi di cannone. Così è diventato ufficialmente Presidente della Repubblica. Poi Mattarella ha ringraziato Ciampi e Napolitano e ha pronunciato il suo primo discorso ufficiale. “Avverto pienamente la responsabilità del compito affidatomi, di rappresentare innanzitutto l’unità nazionale e quella costituita dall’insieme delle attese e delle aspirazioni dei nostri cittadini”, ha detto il Capo dello Stato, “Rappresenterò gli italiani da Nord a Sud”.
Immancabile un accenno alla crisi: “La lunga crisi ha inferto ferite e prodotto emarginazione e solitudine, tante difficoltà hanno colpito occupazione e creato esclusione, ha detto, “L’unità rischia di essere difficile, fragile e lontana, l’impegno di tutti è a superare le difficoltà degli italiani. Quelli economici sono punti di un’agenda esigente, su cui viene misurata la distanza tra istituzioni e popolo. Dobbiamo scongiurare il rischio che la crisi intacchi il patto sociale sancito dalla Costituzione”.