Con la consueta disinvoltura e in maniche di camicia, senza l’ausilio di un gobbo elettronico, Barack Obama fa tappa a Pittsburgh, nella cruciale Pennsylvania. La sua missione è chiara: dare il colpo di grazia a Donald Trump e consolidare il supporto a Kamala Harris, puntando anche a convincere i più scettici tra gli elettori afroamericani maschi a scegliere la candidata giusta per la Casa Bianca. “Trump è come Fidel Castro: farfuglia per ore e fa discorsi sconclusionati. Siamo pronti per una presidente come Harris, è tempo di cambiare”, ha dichiarato Obama nel primo attacco rivolto al magnate. “È solo un milionario viziato che si lamenta da nove anni e pensa esclusivamente a se stesso”, è stata la seconda stoccata nei confronti di The Donald.