Sono i 29 Alfieri della Repubblica scelti dal Presidente Sergio Mattarella in tutte le Regioni d’Italia, con bellissime storie di altruismo e solidarietà, molte per l’ambiente e per la cultura. Ecco i nomi.
Ecco l’elenco e le motivazioni dei nuovi insigniti dal Capo dello Stato
Alfieri della Repubblica
Emanuele Nicola AFFATICATI, 5/7/2008, residente a Fiorenzuola D’Arda (PC). Per aver sventato, con coraggio, il piano di un uomo intenzionato ad uccidere la sua ex compagna. E’ stato grazie alla prontezza e al senso civico dimostrati che si è potuto scongiurare un epilogo potenzialmente drammatico.
Di ritorno dalla scuola su un treno regionale, Emanuele ha involontariamente udito la telefonata di un altro passeggero che, in lingua rumena, continuava a ripetere con fare nervoso di essere diretto dalla sua ex fidanzata per ucciderla. Conoscendo la lingua e avendo compreso il contenuto della chiamata, Emanuele si è reso conto della gravità della situazione e, senza esitazione, ha avvisato le forze dell’ordine. Queste, in virtù della coraggiosa segnalazione, hanno identificato e tratto in arresto l’uomo impedendogli di dare attuazione ai suoi propositi violenti.
Giulia ANDREASI BASSI, 25/6/2005, residente a Roma. Perché ha saputo trasformare la sua passione per la tecnologia e le scienze in progetti di utilità sociale. In particolare, ha ideato una soluzione per ottimizzare la gestione dei rifiuti pericolosi in una prospettiva di sviluppo sostenibile.
Giulia ha una grande passione per la ricerca scientifica e tecnologica, e ha deciso di impegnarsi per mettere le proprie conoscenze e la propria creatività a servizio della comunità, cercando di accelerare i progressi sul piano della sostenibilità ambientale. In particolare, ha ideato un programma – presentato anche in consessi internazionali – che utilizza i social media e l’intelligenza artificiale per ottimizzare la gestione e lo smaltimento di rifiuti pericolosi. Inoltre, le sue ricerche sulla turbolenza atmosferica dell’immagine solare, svolte anche fuori dai confini nazionali, le hanno consentito di vincere un prestigioso riconoscimento.
Selim AYACH, 7/12/2007, residente a Gatteo (FC). Per avere, senza esitazione, praticato manovre di rianimazione su una persona in arresto cardiaco salvandole così la vita. Per la generosità e la dedizione con cui partecipa da volontario alla vita della comunità, come fatto, da ultimo, durante l’alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna.
Una anziana signora, appena scesa da un autobus, si è accasciata a terra in preda a un malore. Per sua fortuna Selim stava passando da lì in quel momento e, avendo assistito alla scena, si è subito precipitato verso la donna attivando i primi soccorsi e praticando il massaggio cardiaco fino all’arrivo dei sanitari. La consapevolezza di essere riuscito a salvare una vita e il desiderio di poter aiutare altre persone lo hanno spinto a intraprendere il percorso per diventare un volontario della Croce Rossa mettendo il suo tempo a servizio della comunità, come fatto, con grande generosità, anche di recente, nei giorni dell’alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna.
Abderrahim BEN RHOUMA, 22/9/2010, residente a Cesena (FC). Per la solidarietà e l’impegno profuso a seguito dell’alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna. Per l’esemplare senso civico con cui ha prestato soccorso alla sua comunità, alla terra e alle persone che lo hanno accolto quando è arrivato in Italia dalla Tunisia con la sua famiglia.
Sin dai primissimi giorni dopo l’alluvione che ha devastato il territorio romagnolo, Abderrahim si è messo a disposizione del centro volontari allestito presso la palestra della scuola per fare la sua parte, dando prova di grande senso civico, altruismo e solidarietà nei confronti di quella comunità che, con altrettanta generosità, aveva accolto la sua famiglia e lui quando sono arrivati dalla Tunisia.
Guido BETTI, 31/10/2005, residente a Ravenna. Per l’energia e la visione innovativa con cui ha contribuito alla realizzazione di una piattaforma informatica, che ha consentito di organizzare più di 6 mila volontari nelle operazioni di soccorso alla popolazione colpita dall’alluvione in Emilia Romagna.
Con grande energia, competenza e visione innovativa Guido ha fornito un importante contributo allo sviluppo e gestione della piattaforma informatica CommunitySos, ideata per consentire la mappatura dei bisogni del territorio e una gestione ottimale dei volontari durante eventi di crisi ed emergenza. Nel corso della recente alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna, in particolare, grazie a CommunitySos è stato possibile gestire 6 mila volontari divisi in 1100 squadre, raggiungendo tutte le aree critiche della provincia di Ravenna.
Marta CAMERLO, 21/4/2009, residente a Rivarolo Canavese (TO). Per la tenacia con cui ha affrontato la malattia che l’ha colpita da bambina e da cui è uscita rafforzata. La sua attività di volontaria nei confronti dei più bisognosi è la testimonianza di come la sofferenza possa trasformarsi in accoglienza e impegno verso la vita.
Al termine della prima media, Marta ha scoperto di avere una grave patologia che ha comportato un intervento e delle terapie molto pesanti, durante le quali non si è mai lasciata abbattere da quanto le stava accadendo. Una volta guarita, ha deciso di trasformare la sua sofferenza in accoglienza e impegno verso la vita, e lo ha fatto con rinnovata energia dedicandosi alle attività di volontariato in oratorio e all’Arsenale della Pace di Torino, dove si occupa del doposcuola per i bambini di Porta Palazzo, dello smistamento di generi di prima necessità per aiutare le persone più povere, della pulizia degli spazi comuni e del servizio nell’orto.
Francesco COLASANTI, 4/6/2005, residente a Pofi (FR). Per l’impegno volontario di promozione e valorizzazione del patrimonio culturale ed archeologico locale. La passione per la tecnologia, insieme alla sua spiccata sensibilità, gli hanno consentito di ideare delle riproduzioni in 3D per persone ipovedenti utilizzando materiali a basso impatto ambientale.
Francesco è un ragazzo spinto da un profondo interesse per la storia del territorio in cui vive. Con questo spirito si impegna come volontario in un museo locale. Le sue competenze tecnologiche, unitamente a una spiccata sensibilità, gli hanno permesso di realizzare delle riproduzioni in 3D di reperti archeologici per rendere il museo accessibile anche alle persone ipovedenti, utilizzando materiali innovativi a basso impatto ambientale come l’amido di mais rigenerato.
Caterina CONTENTO, 20/12/2005, residente a Montevecchia (LC). Per la determinazione e la forza trainante con cui si impegna come volontaria in numerose attività a tutela dell’ambiente. Le sue ricerche sull’impatto ecologico della cementificazione sono state determinanti per sensibilizzare tanti coetanei sui temi dello sviluppo sostenibile.
Caterina è una giovane volontaria della Croce Rossa Italiana che si impegna con grande energia in numerose attività a tutela dell’ambiente ed è riuscita, nonostante la giovane età, a diventare un modello di riferimento per tanti nella sua comunità. Per promuovere una maggiore consapevolezza dell’impatto ecologico, che la cementificazione ha sulla qualità dell’aria e dell’acqua, ha effettuato numerose ricerche relative al cambiamento del paesaggio fluviale nella sua regione e alla progressiva trasformazione del suolo. I risultati delle ricerche e degli studi sono stati condivisi in una serie di incontri da lei organizzati con altri giovani volontari.
Giulia DI CAIRANO, 5/1/2006, residente a Calitri (AV). Per la maturità e la competenza con cui ha messo la sua passione per la scrittura a servizio di grandi temi sociali. L’amore incondizionato per la sua terra si riflette nella scelta di recensire testi di autori irpini, racconti e testimonianze di difficoltà e bellezza della vita nelle aree interne.
Giulia è una ragazza che attraverso l’amore per la scrittura, in particolare per la poesia, cerca di sensibilizzare su temi importanti quali il valore della democrazia, della tutela ambientale, della parità di genere, del Mezzogiorno. Ha partecipato, fin da bambina, a molti concorsi letterari ottenendo numerosi riconoscimenti sia a livello nazionale che internazionale. Collabora come volontaria a un importante periodico curando una rubrica di recensioni su libri legati ai territori delle aree interne e scrive per numerose testate e blog.
Valeria FRASCA, 20/10/2006, residente a Forlì. Per la solidarietà e l’impegno dimostrati nelle fasi immediatamente successive alla disastrosa alluvione che ha colpito la sua città: Forlì.
Dal giorno immediatamente successivo alla tragica alluvione che ha colpito la città di Forlì e la Romagna, Valeria si è presentata al punto di raccolta dei volontari allestito dal Comitato di quartiere e ha prestato servizio per tanti giorni successivi, aiutando gli alluvionati e coordinando l’attività dei giovani provenienti da ogni parte d’Italia. Fino alla riapertura delle scuole è rimasta a disposizione senza risparmiarsi e dimostrando grande spirito di solidarietà e senso civico.
Letizia GALLETTI, 25/7/2004, residente a Lugo (RA). Per aver portato sollievo con la sua musica a tante persone costrette ad abbandonare la propria abitazione a seguito della recente alluvione in Emilia Romagna.
Durante i giorni successivi allo straripamento dei fiumi, al Palabanca di Lugo di Romagna hanno trovato rifugio numerose persone che non potevano rientrare nelle proprie abitazioni. Qui tante ragazze e ragazzi hanno cercato di dare conforto e assistenza a quanti erano stati maggiormente colpiti. Letizia era tra questi giovani, che facevano compagnia ai più anziani e che giocavano con i bambini. Letizia ha organizzato anche momenti di canto serale e con le sue canzoni ha contribuito a diffondere un clima di solidarietà e uno spirito di ripartenza. Alcuni anziani hanno persino espresso il desiderio di non rientrare subito a casa per poter continuare a vivere in quel contesto così familiare.
Sofia GENTILE, 12/3/2005, residente a Vittoria (RG). Per aver saputo veicolare attraverso la musica l’importanza della cultura della legalità. Il canto all’unisono delle voci del suo coro è diventato strumento di coesione sociale.
Sofia ha contribuito in modo determinante alla realizzazione di un progetto di legalità chiamato “Noi posso”. Con questo progetto si cerca, attraverso la musica, di superare tutti quei comportamenti di sopraffazione che mettono in discussione la convivenza civile e le sue regole. Cuore del progetto è un coro composto da bambini provenienti da realtà socio-economiche difficili e da bambini che frequentano l’oratorio di quartiere, ai quali Sofia cerca di trasmettere l’importanza dell’armonia. Se una voce sopraffà le altre, il gruppo stona. La sua energia ha contagiato, in poco tempo, tanti volontari, ora impegnati, attraverso il linguaggio universale della musica, a parlare di legalità, sentimenti e sostenibilità.
Sebastiano GUAZZERONI, 31/1/2015, residente a Paciano (PG). Per il coraggio dimostrato, nonostante la giovanissima età, di fronte al malore accusato dal padre. Grazie alla prontezza con cui ha affrontato l’emergenza, è riuscito ad evitare che una passeggiata nei boschi si concludesse in tragedia.
Sebastiano camminava nei boschi dell’Umbria insieme al padre. Una delle tante escursioni che erano soliti compiere insieme. All’improvviso, nel mezzo della camminata, il papà di Sebastiano ha accusato un malore ed è svenuto. Il bambino, spaventato ma lucido, ha pensato bene di tornare indietro lungo il sentiero che aveva percorso e, dopo una corsa di quasi due chilometri, ha finalmente incontrato delle persone che lo hanno aiutato ad attivare i soccorsi. E’ grazie alla sua azione che gli aiuti sono arrivati in tempo utile e che suo padre ha potuto evitare gravi conseguenze.
Irene MARABINI, 29/11/2014, residente a Loreto (AN). Per lo spirito di accoglienza e la spontaneità dei gesti con cui ha aiutato un coetaneo ucraino in fuga dalla guerra ad ambientarsi nel nostro Paese.
Irene è una bambina che ha accolto con grande amicizia e generosità un nuovo compagno di classe ucraino, fuggito dalla guerra e ospite, insieme alla mamma, presso una struttura di Loreto. La bambina fin dal primo giorno si è attivata in modo spontaneo per far sentire la sua vicinanza al nuovo arrivato, il quale era spesso colto da momenti di tristezza e smarrimento. Irene ha cercato di aiutarlo, di proteggerlo quando ne ha avvertito la necessità, ha condiviso la sua merenda con il bambino, lo ha coinvolto nella socialità e nella ricreazione, invitandolo anche a casa sua per giocare e realizzando per lui biglietti di incoraggiamento in lingua ucraina.
Nicole MINARDI, 26/10/2010, residente a Parma. Per la tenacia con cui affronta la sindrome Pan-Pandas, ancora poco nota. Dalle sue difficoltà e dalle sue sofferenze ha tratto anche la forza per dedicarsi con energia a diffondere la conoscenza della patologia e a promuoverne il riconoscimento tra le malattie rare.
Nicole è una coraggiosa ragazza affetta dalla sindrome Pan-Pandas, patologia purtroppo ancora poco conosciuta che le è stata diagnosticata dopo anni di incertezze e problemi. La sua esperienza ha spinto Nicole a dedicarsi con ogni energia alla diffusione delle conoscenze sulla sua sindrome per ottenerne il riconoscimento da parte delle istituzioni, l’inserimento tra le malattie rare e la definizione di protocolli per la diagnosi e la cura.
Ginevra MINETTI, 27/8/2007, residente a Montemurlo (PO). Per l’entusiasmo e la generosità con cui presta la sua opera di volontaria. Durante la recente alluvione di Prato ha preso parte alla ricerca di alcune persone disperse e si è dedicata senza sosta all’accoglienza dei tanti sfollati ai quali non ha mai fatto mancare un sorriso rassicurante.
Ginevra è una giovane volontaria della Misericordia di Prato che, durante l’emergenza provocata dall’alluvione che ha colpito la città di Prato e i comuni della provincia, si è immediatamente messa a disposizione e ha partecipato con grande impegno alle ricerche di due anziani dispersi ritrovati, purtroppo, senza vita. Ha lavorato instancabilmente in quei giorni difficili, fornendo supporto alle persone alluvionate, spalando il fango quando occorreva, distribuendo beni di prima necessità alla popolazione, senza far mancare mai a nessuno un sorriso e una parola di conforto.
Filippo MUTTA, 22/4/2006, residente a Marano Vicentino (VI). Per aver saputo coniugare passione per la scienza e alto senso civico, realizzando un sistema operativo che offre maggiore difesa da attacchi informatici e ponendolo gratuitamente a disposizione della collettività.
Benché molto giovane, Filippo si è già distinto nella ricerca tecnologica. Ha realizzato infatti un nuovo sistema operativo, denominato MicroKosm, con cui è riuscito a portare l’Italia sul podio in un contest europeo. Si tratta di un software che funziona su vari dispositivi, dai cellulari ai computer, garantendo maggiore sicurezza in presenza di attacchi informatici. Filippo ha deciso di condividere gratuitamente la propria realizzazione, affinché privati e aziende possano utilizzare i loro dispositivi in maniera più efficiente.
Elisa PALOMBO, 11/2/2010, residente a Torchiarolo (BR). Per aver ridato voce, attraverso la sua penna, a una giovane vittima di mafia: una giovane uccisa per aver avuto il coraggio di allontanarsi da ambienti criminali, rompendo la logica di omertà e di intimidazione.
Elisa è una ragazza impegnata come catechista ed educatrice di Azione Cattolica. Grazie alla collaborazione tra l’associazione Libera, la scuola e la parrocchia, ha scoperto la figura di Marcella Di Levrano, giovane donna uccisa dalla Sacra corona unita il 5 aprile 1990 perché aveva deciso di collaborare con le forze dell’ordine per riscattarsi da una esistenza difficile, segnata dalla vicinanza ad ambienti malavitosi. Attraverso la sua scrittura Elisa ha ridato voce a Marcella, facendo conoscere la storia di questa giovane e indicandola come testimone di un riscatto sempre possibile, tanto per le persone che per le comunità.
Giovanni PRESTINICE, 29/8/2010, residente a Crotone. Per la determinazione con cui si impegna come volontario per la difesa dei diritti dei migranti. Dopo il tragico naufragio di Cutro si è prodigato per far conoscere la storia delle vittime, restituendo loro dignità e contrastando l’indifferenza di tanti.
Giovanni, volontario di Save the Children, è impegnato sul tema delle migrazioni ed è stato molto attivo nei giorni drammatici che hanno seguito il tragico naufragio sulle coste di Cutro, nel febbraio 2023. Giovanni è diventato un testimone di solidarietà, di chi non vuole restare fermo a guardare ma si batte per sensibilizzare la propria comunità ed evitare il ripetersi di simili tragedie. Per onorare la memoria dei tanti dispersi in mare, ha approfondito e condiviso le storie di chi è morto alla ricerca di una vita migliore. Con la sua partecipazione a eventi pubblici ha cercato, attraverso il dialogo e il confronto, di vincere l’indifferenza e di restituire dignità alle vittime, ai loro familiari e ai superstiti della strage.
Adele RICCI, 27/7/2011, residente ad Ameglia (SP). Per la gentilezza e la spontaneità con cui si dedica a un compagno in difficoltà. Il suo impegno costituisce un esempio: il traguardo di una società più inclusiva può essere raggiunto anche attraverso la semplicità di piccoli gesti silenziosi.
Adele è una giovane scout che, con grande spontaneità, ha fatto propri i valori alla base della sua associazione e con generoso impegno e amicizia incondizionata ha affiancato un suo compagno con disabilità aiutandolo nella quotidianità. I gesti di Adele sono semplici ma rassicuranti. L’amicizia vera non ti fa sentire solo o diverso.
Matteo RIDOLFI, 17/2/2010, residente a Colognola ai Colli (VR). Per la prontezza con cui ha praticato il massaggio cardiaco a un uomo, colto da malore, salvandogli così la vita. Un’azione coraggiosa, che si fonda su un valore di solidarietà, sull’importanza cioè di non voltarsi dall’altra parte quando qualcuno è in difficoltà.
Matteo, mentre andava in bicicletta verso il campo da calcio, si è imbattuto in una scena di disperazione: un uomo, un pensionato di 65 anni, era caduto in terra a causa di un infarto. La moglie, al suo fianco e in preda al panico, attendeva l’arrivo dell’ambulanza. Matteo, con grande risolutezza e ricordando una scena vista in una nota serie televisiva, ha deciso di intervenire. Nel praticare il massaggio cardiaco, che ha salvato la vita all’uomo, è stato aiutato da un operatore al telefono. Ma il più grande merito di Matteo è aver ricordato a tutti l’importanza di aiutare chi si trova in condizione di bisogno.
Fatima SADKAOUI, 16/3/2009, residente a Torrebelvicino (VI). Per il supporto fornito con generosità a un compagno di classe proveniente dal Senegal. La sua attività di mediatrice culturale ha favorito l’integrazione del ragazzo all’interno della classe.
Fatima è una ragazza di origini tunisine, nata in Italia, da sempre particolarmente sensibile alle difficoltà di integrazione che incontrano altri ragazzi di famiglie emigrate. La sua esperienza personale l’ha spinta ad aiutare un compagno arrivato lo scorso anno dal Senegal, condividendo con lui i testi utilizzati per imparare la lingua italiana e traducendo in francese, lingua veicolare del compagno, quanto richiesto dagli insegnanti. La sua spontanea attività di mediatrice culturale ha favorito la progressiva integrazione del compagno all’interno della classe.
Lorenzo SASSARO, 1/12/2006, residente a Valdagno (VI). Per l’impegno e il rigore metodologico utilizzato nella ricerca astronomica, che gli ha consentito di scoprire una nuova stella. Il suo esempio può aiutare altri giovani studenti a coltivare la passione per la scienza e la ricerca.
La grande passione per le scienze astronomiche ha portato Lorenzo a scoprire, a soli 16 anni, una stella variabile, cioè una stella che, per cause fisiche, varia la sua luminosità nel tempo. La scoperta, eccezionale in considerazione della giovane età del ragazzo, è avvenuta nell’ambito di un progetto dell’Osservatorio astronomico di Marana di Crespadoro. Dopo mesi di osservazione e studio della Nebulosa Carena e dei dati recuperati da telescopi survey posizionati sulla Terra e sui satelliti, l’impegno di Lorenzo è stato ripagato dalla scoperta di questa nuova stella che, dopo essere stata approvata, riconosciuta e censita dall’ente internazionale per le stelle variabili dell’American Association of Variable Star Observer, ora porta anche il suo nome.
Alfonso STIGLIANI, 29/7/2005, residente a Matera. Per la maturità e la profondità con cui si è raccontato in un libro autobiografico. Essere capaci di chiedere aiuto quando si è in difficoltà è un grande tema generazionale: discuterne può servire anche a tanti coetanei che vivono momenti di disagio.
Alfonso è un ragazzo che ha saputo reagire ai problemi familiari e al disagio scolastico che coinvolge tanti giovani, impegnandosi nella stesura di un libro, che è stato presentato al Salone internazionale del libro di Torino nel 2023. In queste pagine ha deciso di raccontare il periodo del Covid e di come questo gli sia servito per affrontare i suoi problemi di adolescente e per recuperare il difficile rapporto che aveva con il padre. Una vicenda struggente da cui emerge in tutta la sua potenza il valore dei rapporti familiari e l’importanza di chiedere aiuto quando si è in difficoltà.
Emanuela TESSITORE, 12/9/2005, residente a Succivo (CE). Per l’impegno e la generosità con cui si è messa a disposizione della comunità scolastica nei mesi più difficili della pandemia. Il carattere con cui ha supportato i compagni di classe più bisognosi l’ha resa fonte di ispirazione per tanti coetanei.
Emanuela è una ragazza sempre disponibile, che contagia con il suo altruismo tutti coloro che le stanno vicino. Le sue doti caratteriali le hanno permesso di diventare in breve tempo un esempio e un punto di riferimento, non solo per la classe ma per l’intera comunità scolastica. Di grande valore è stato il supporto morale e materiale offerto da Emanuela ai suoi compagni durante il periodo della didattica a distanza. Dimostrando una profonda sensibilità non ha mai fatto mancare il suo aiuto a una compagna con disabilità. Con impegno e senso di responsabilità si è offerta di dare ripetizioni in tutte le discipline ad altri studenti in difficoltà motivandoli e cercando di infondere loro fiducia nelle proprie capacità.
Damiano TONIOLO, 19/6/2008, residente a Villa del Conte (PD). Per la passione genuina con cui accudisce le sue galline, da cui ha tratto l’ispirazione per scrivere un libro, il cui ricavato è stato devoluto interamente in beneficienza.
Damiano, costretto dalla pandemia a rimanere a casa durante il lungo periodo di isolamento, ha impiegato il suo tempo per scrivere un libro autobiografico in cui racconta la sua immensa passione per le galline, dalla prima gallina vinta a una pesca paesana alla realizzazione della sua piccola fattoria. Con generosità ha poi deciso di devolvere tutto il ricavato della vendita del libro nell’acquisto di quattro automobili elettriche, che sono state donate alle pediatrie degli ospedali di Cittadella e di Camposampiero, in provincia di Padova. Le macchine vengono guidate dai piccoli pazienti pediatrici per spostarsi lungo le corsie e andare in altri reparti per fare esami particolari, così da rendere meno triste il ricovero in ospedale.
Michele VIGILANTE, 14/7/2006, residente a San Marco in Lamis (FG). Per l’impegno nella promozione del valore sociale della lettura. Da volontario si spende non soltanto tra i coetanei, ma anche tra le persone anziane, offrendo loro momenti di serenità, di condivisione, di riflessione.
Michele è un ragazzo che crede fermamente nell’importanza della cultura come strumento di incontro tra le persone. Umile e generoso, sempre pronto ad aiutare gli altri senza aspettarsi nulla in cambio, è per i suoi compagni un punto di riferimento. Michele ha una grande passione per la lettura, che cerca di promuovere tra i coetanei e tra le persone anziane. Proprio grazie alle letture riesce a regalare momenti di serenità agli anziani a cui fa visita.
Matteo VIOLANI, 27/4/2006, residente a Faenza (RA). Per il servizio di volontariato prestato in occasione dell’alluvione che ha colpito la sua città. Il suo impegno costituisce un esempio di cittadinanza attiva e simboleggia la resilienza di una intera comunità.
Matteo è uno dei tanti giovani volontari romagnoli, che si è messo a disposizione della comunità dopo la violenta alluvione che ha devastato la sua città e la sua regione. L’impegno e la dedizione da lui dimostrata in quei giorni difficili sono stati un esempio di cittadinanza attiva. Costituiscono una testimonianza, per fortuna tra tante, di chi ha deciso di non lasciarsi abbattere dallo sconforto ma di reagire rimboccandosi le maniche per fare la propria parte nella fase emergenziale. Nonostante la giovane età, la grinta di Matteo è stata motivante per altri giovani e con il suo lavoro è divenuto un punto fermo per i volontari di ogni età e provenienza.
Matteo ZAGO, 28/9/2015, residente a Bolzano. Per la prontezza con cui, a soli otto anni, è riuscito a fermare un veicolo in movimento che rischiava di schiantarsi a causa del malore che ha colpito il padre mentre era alla guida.
Matteo si trovava da solo in macchina con suo padre che, all’improvviso, ha perso i sensi a causa di un malore. Senza farsi paralizzare dalla paura, il bambino, nonostante la giovanissima età, si è slacciato la cintura, ha spostato la gamba del papà dall’acceleratore, ha premuto il pedale del freno ed è riuscito a fermare l’auto. Quindi, resosi conto della gravità delle condizioni del padre, ha preso il cellulare e ha attivato i soccorsi che, intervenuti poco dopo, hanno salvato la vita all’uomo.