Quella di oggi, 7 marzo, è una giornata chiave: in aula per testimoniare davanti ai giudici della Corte d’Assise di Milano è arrivata la ragazza italo-inglese di 23 anni con cui Impagnatiello ha portato avanti una relazione parallela a quella con Tramontano. Inizialmente in aula era protetta da un paravento, poi abbandonato. Ha spiegato che l’imputato 31enne le aveva detto di essersi lasciato con l’altra ragazza. Quando si è accorta che non era vero ha deciso di aiutarla: “Volevo farle capire cosa stava succedendo”. Ha parlato più volte degli “inganni” di Impagnatiello, che negava di essere il padre del bambino nel grembo di Tramontano, e ha pianto a tratti durante la deposizione. “Ti prego salvati appena puoi. Ora voglio e devo salvare te e il tuo bimbo”, scriveva in un messaggio verso le 14.30 del 27 maggio a Tramontano.