Sono 240mila le domande per il Reddito di cittadinanza respinte nei primi dieci mesi del 2022. A riportarlo è l’Istat, che nel suo ultimo report evidenzia come si tratti di quasi un quinto delle richieste totali di sussidio pervenute. Mancanza di residenza in Italia oppure errate dichiarazioni sulle posizioni lavorative dei familiari le cause principali del diniego. Come spiegato dall’Istituto nazionale di previdenza sociale, gli scenari di rischio elaborati e i relativi allarmi attivati hanno permesso di individuare oltre 290mila domande di Reddito a rischio sulle circa 1,29 milioni pervenute da gennaio a ottobre. Di queste, precisa l’Inps, 240mila sono state respinte in automatico per mancanza della residenza nel nostro Paese oppure per false od omesse dichiarazioni sullo stato lavorativo dei componenti del nucleo familiare. Altre 50mila, invece, sono state sospese e sottoposte ad ulteriori controlli. Complessivamente, da quanto si evince da una tabella dell’ente pensionistico, le richieste respinte al 30 settembre 2022 sono 456.331, le ‘posizioni’ decadute 264.964, quelle revocate 60.523. Il che porta il totale complessivo (dal 2019) a 1.735.195 domande rigettate, 871.491 decadute e 213.593 revocate.