Secondo quanto riportato da Linkiesta.it, “Silvio Berlusconi aveva deciso di far cadere il governo Draghi prima del pranzo a Villa Grande del 20 luglio in cui fu dato l’ordine ai parlamentari di Forza Italia di astenersi al voto di mozione su cui il presidente del Consiglio aveva posto la questione di fiducia. Di fatto, causando la crisi di governo ben prima del Movimento 5 stelle di Giuseppe Conte. Berlusconi aveva in mente l’idea da giorni, se non settimane, e l’unico tra i suoi fedelissimi che ha provato a convincerlo dell’irresponsabilità di questa decisione è stato Gianni Letta”. A rivelarlo è il giornalista Roberto Napoletano che nel suo libro “Riscatti e ricatti” (La Nave di Teseo) racconta nel dettaglio cosa successe questa estate: “Una fonte autorevole ben addentro alle vicende del centrodestra mi ha chiamato mentre la tv continuava a riprendere Villa Grande e la folla di partecipanti riunita attorno a Berlusconi. «Hai capito che cade il governo, vero? Hai visto che Letta non c’è, non è stato convocato, e questo vuol dire che la decisione di Berlusconi è stata presa».